Cara signora Bossi,
amo Milano e provo dolore e rabbia nel vedere come questa città sia decaduta e mi indigno per una certo andazzo politico e giornalistico assai superficiale e così «politicamente corretto» da risultare spesso sciocco. Prendiamo la questione del traffico. Non entro nel merito, qui, della tassa d'ingresso nel centro e dei guai che provocherà. Prendiamo i parcheggi. Non basta scoraggiare le auto a circolare: esistono e vanno parcheggiate. È evidente che a Milano ci sono più auto che parcheggi. La divisione in strisce gialle e blu rende più difficili le cose, anziché semplificarle. Quindi sosta selvaggia. Fare parcheggi sotterranei è quasi impossibile e anche quando si fanno ci vogliono anni, costano tanto, sono pochi. I lavori che si stanno facendo in gran parte della città tendono esplicitamente a ridurre i posti auto. Prendiamo la zona Solari dove è successo il tragico episodio di cui si parla in questi giorni. Si stanno facendo da mesi lavori che, oltre a ostacolare il traffico e a ridurre ulteriormente la sosta, hanno come unico scopo quello di diminuirei posti auto. I cittadini tornano dal lavoro, girano a vuoto per vari quarti d'ora, intasando le vie con un traffico inutile, poi lasciano la macchina dove possono. Potrebbero portare le macchine a casa? Potrebbero trovare parcheggi a pagamento? No, evidentemente. I parcheggi di corrispondenza con la metropolitana sono pochi e anche insicuri. Lo sdegno e le multe non sono la soluzione. Bisogna fare qualcosa, pensare e progettare. Milano sapeva fare, sapeva pensare. Prendiamo poi la questione biciclette. Girare in bici in città è molto pericoloso. Io non lo farei mai. Incoraggiare l'uso della bici in queste condizioni non è ecologico, ma criminale. Vuol dire causare incidenti e morti. Ci vogliono le piste ciclabili? Certo, ma tracciare righe gialle lungo strade trafficate è demagogico e colpevole. Vogliamo pensare seriamente ai problemi di Milano, affidare a gente competente la sua amministrazione? Maurizio Punzo (ordinario di storia contemporanea alla Statale)