11/28/2011

LOTTA ALLO SMOG: UNA VOCE FUORI DAL CORO

    Riporto una lettera inviata al Corriere della Sera. Aspetto i vostri commenti. Buona lettura.


Cara signora Bossi, 
amo Milano e provo dolore e rabbia nel vedere come questa città sia decaduta e mi indigno per una certo andazzo politico e giornalistico assai superficiale e così «politicamente corretto» da risultare spesso sciocco. Prendiamo la questione del traffico. Non entro nel merito, qui, della tassa d'ingresso nel centro e dei guai che provocherà. Prendiamo i parcheggi. Non basta scoraggiare le auto a circolare: esistono e vanno parcheggiate. È evidente che a Milano ci sono più auto che parcheggi. La divisione in strisce gialle e blu rende più difficili le cose, anziché semplificarle. Quindi sosta selvaggia. Fare parcheggi sotterranei è quasi impossibile e anche quando si fanno ci vogliono anni, costano tanto, sono pochi. I lavori che si stanno facendo in gran parte della città tendono esplicitamente a ridurre i posti auto. Prendiamo la zona Solari dove è successo il tragico episodio di cui si parla in questi giorni. Si stanno facendo da mesi lavori che, oltre a ostacolare il traffico e a ridurre ulteriormente la sosta, hanno come unico scopo quello di diminuirei posti auto. I cittadini tornano dal lavoro, girano a vuoto per vari quarti d'ora, intasando le vie con un traffico inutile, poi lasciano la macchina dove possono. Potrebbero portare le macchine a casa? Potrebbero trovare parcheggi a pagamento? No, evidentemente. I parcheggi di corrispondenza con la metropolitana sono pochi e anche insicuri. Lo sdegno e le multe non sono la soluzione. Bisogna fare qualcosa, pensare e progettare. Milano sapeva fare, sapeva pensare. Prendiamo poi la questione biciclette. Girare in bici in città è molto pericoloso. Io non lo farei mai. Incoraggiare l'uso della bici in queste condizioni non è ecologico, ma criminale. Vuol dire causare incidenti e morti. Ci vogliono le piste ciclabili? Certo, ma tracciare righe gialle lungo strade trafficate è demagogico e colpevole. Vogliamo pensare seriamente ai problemi di Milano, affidare a gente competente la sua amministrazione? Maurizio Punzo (ordinario di storia contemporanea alla Statale)

11/25/2011

Un concorso per ricordare l'esodo degli Italiani dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia

Regione Lombardia ha pubblicato il bando di concorso riservato agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della Lombardia dedicato al ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo degli italiani dall’Istria, Fiume e dalla Dalmazia nel secondo dopoguerra. Il tema scelto per l’anno scolastico 2011/2012 è “L’esodo degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia – Ieri un dramma dimenticato, oggi una pagina di storia”. La partecipazione al concorso è aperta a tutti gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della Lombardia, sia individualmente che come classe. E’ ammesso al concorso ogni tipo di elaborato realizzato nell’anno scolastico in qualsiasi forma espressiva, purché originale e pertinente al tema. Gli elaborati dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12 del 20 gennaio 2012 al Consiglio Regionale della Lombardia nelle modalità previste dal bando. Consulta qui il sito del consiglio regionale con il testo integrale del bando.

11/15/2011

Ora più di prima Popolo della Libertà

Care Amiche, cari Amici, proprio le vicende delle ultime ore mi spingono a scriverVi per spiegarVi perchè ho deciso di rinnovare l'iscrizione al Popolo della Libertà.
Come sapete da tempo sono attiva nell’area del PdL (ho anche svolto un piccolo incarico politico nel Consiglio di Zona 3 a Milano): ora ho deciso di rinnovare l’iscrizione al PdL perchè mi sembra giusto, in una fase di difficile transizione, dare un contributo più diretto a un partito nel quale mi riconosco da tempo e per il quale ho dato il mio impegno attivo in una continuità ideale dalla mia iscrizione ad Alleanza Nazionale.
Per me l’adesione significa soprattutto continuare a fare politica in una forza che mi auguro possa contribuire a portare l’Italia fuori dalle difficoltà che si sono accumulate nel tempo a causa di una crisi globale che ha colpito tutto il mondo, affinché l’Italia, il mio Paese, riprenda il posto che le spetta e che si merita.
La speranza è che anche il mio modestissimo aiuto possa essere utile a ridare al PdL lo spirito delle origini che tanto aveva affascinato gli Italiani. E che il mio esempio venga seguito da quanti nelle recenti elezioni comunali a Milano hanno voluto esprimermi la loro fiducia con il loro voto.
Un cordiale saluto a tutti,
Benedetta Borsani