2/24/2010

L'affarismo è il nuovo terrorismo - di Giampaolo Pansa

Articolo tratto da Il Riformista di domenica 21/02/2010
Come è orrendo questo inverno 2010! L’Italia si guarda allo specchio e scopre di essere mangiata dai vermi. Sono vermi famelici, mai sazi, capaci di fare strazio di tutto, pur di guadagnare, di arricchirsi, di diventare sempre più grassi, di dominare il campo, di spazzare via chi non ci sta a farsi divorare. È quello che si intravvede dall’inchiesta sugli appalti della Protezione civile. Finiti nelle mani di affaristi che mi ricordano i terroristi degli anni Settanta e Ottanta.I primi sparavano e mettevano bombe, accoppando centinaia di cristiani. I secondi rubano, corrompono, arruolano politici, magistrati, alti dirigenti dello Stato. E distruggono ogni fiducia nella Repubblica, intesa nel suo significato più vero: cosa pubblica, patrimonio di milioni di cittadini onesti, che si rendono conto di essere sfregiati dai mostricciatoli del tangentismo.Confesso che non avevo voglia di scrivere questo Bestiario. Negli anni di Tangentopoli, avevo raccontato con puntiglio quanto accadeva. L’inizio dell’indagine. Il suo sviluppo terrificante. La morte di quasi tutti i partiti. La caduta di leader che sembravano eterni. La gloria dei magistrati inquirenti, angeli con la spada da elevare agli altari.Ero convinto che la punizione dei tangentari, anche se gonfia di eccessi e viziata dalla parzialità politica, sarebbe servita a fare dell’Italia un paese decente. Ma oggi ho la conferma che tutto è ricominciato. Come allora, peggio di allora. Qui non voglio parlare dell’indagine giudiziaria iniziata dalla Procura della Repubblica di Firenze, poi passata a Roma, quindi a Perugia e adesso estesa all’Aquila terremotata. Leggo dodici quotidiani al giorno. Mi immergo nelle paginate che citano migliaia di intercettazioni. Guardo i talk show televisivi dedicati all’inchiesta. E mi rendo conto di sapere ben poco di quanto è accaduto. La verità che cerco, che cercano tanti cittadini angosciati quanto me, mi sfugge ancora. Un’araba fenice che non si lascia afferrare.Guido Bertolaso è colpevole o innocente? Devo credere o no a quanto va dicendo nei processi che si celebrano davanti alle telecamere? Noi giornalisti stiamo mettendo il fango nel ventilatore o cerchiamo di fare un po’ di luce? Esiste o no la Spectre di affaristi-terroristi che rapinano le casse dello Stato, ovvero i soldi versati anche da noi pochi contribuenti onesti? Facendo strame del principio che tutti hanno gli stessi doveri nei confronti della legge?Però esiste una cosa che vedo con una chiarezza: la presenza dei vermi che divorano quanto gli serve per ingrassare. Sono ben di più che negli anni di Tangentopoli. Non si annidano nei partiti, ma dentro la società italiana. Per questo sono più forti, più numerosi, più famelici. Anche perché i partiti sono scomparsi. È un partito il Popolo della libertà, subito travolto da correnti e clan personali, guidato da un premier, Silvio Berlusconi, ormai debole e incapace di decidere qualsiasi cosa? È un partito quello Democratico, dove non comanda nessuno e che si allea con chi punta a svuotarlo? Ecco perché il tangentismo è diventato uguale al terrorismo. Non cancella soltanto la supremazia della legge e il senso dello stato, cardini di qualunque democrazia. Come ha ben spiegato Marco Vitale sul Corriere della sera, spegne, umilia e distrugge ogni spinta a fare bene. E incita a fare male. Manda avanti i peggiori. Induce a pensare che con il denaro si possa conquistare qualunque cosa. E che sia possibile comprare la politica. Per mutarla in una escort a pagamento e impedirle di fare il suo dovere. Ma a mio parere il terrorismo tangentaro fa anche di peggio. Diffonde i vermi dall’alto in basso. In questi giorni abbiamo visto piccoli politici e funzionari statali periferici incassare buste di denaro contante per tradire i propri doveri. Sapete quale è stato il commento degli italiani senza potere? Se i pesci piccoli si comportano così, chissà quel che faranno i pesci grossi. È in alto che l’impunità diventa uno scudo d’acciaio. Il pesce marcio puzza sempre dalla testa. Un tempo si usava dire: tutto è mafia, dunque niente è mafia. Oggi quel motto si è rovesciato: se il vertice è mafioso, perché la base non dovrebbe esserlo?Tanti anni fa, il terrorismo delle Brigate rosse è stato sconfitto da magistrati coraggiosi e, soprattutto, da forze dell’ordine capaci e decise. Allora gli italiani avevano compreso che non ci potevano essere mezze misure. Valeva il principio che, se tu uccidi, io ti uccido per evitare che tanti cittadini per bene siano destinati alla tomba. Ce lo ricordiamo il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa? È uno degli eroi che hanno salvato l’Italia, per poi finire assassinati dal terrorismo mafioso. Esiste un nuovo Dalla Chiesa in grado di fermare l’assalto dei vermi tangentari? Temo di no. Il mio timore si fonda su una convinzione: che la politica non abbia nessuna voglia di mandare in campo uomini come lui e dotati degli stessi poteri. Per volerlo, l’Italia del 2010 avrebbe bisogno di altri partiti, di altri leader, di altri governi. Non vedo nulla di simile all’orizzonte. Anche perché manca la volontà di uscire dalle parzialità faziose che si esauriscono nei cortei di questo o quel colore, e nelle risse televisive.Non siamo soltanto un Paese di corrotti, ma anche di impotenti, di dormienti. Prima o poi, ci sveglieremo sotto le raffiche di altri vermi, di un nuovo terrorismo armato. Ma allora sarà troppo tardi. La corruzione avrà divorato tutto. E non resterà più nulla da salvare.

2/21/2010

La Costituzione italiana, venerdì 5 marzo 2010

Cara Amica, Caro Amico è con piacere che Ti invitiamo alla tavola rotonda che abbiamo organizzato per venerdì 5 marzo, alle ore 18, presso il Nuovo Spazio Guicciardini (in Via Macedonio Melloni 3 a Milano) “LA COSTITUZIONE ITALIANA IERI, OGGI … E DOMANI?” Ne parleremo con Maria Teresa Coppo Gavazzi, Consigliera Pari Opportunità Regione Lombardia; il Sen. Giuseppe Valditara; l’Avv. Giannino Guiso e Carlo Borsani, Presidente dell’Associazione. Modererà gli interventi il Sen. Franco Servello. Vi aspettiamo numerosi!

2/08/2010

Come diventare imprenditrici di se stesse

Un CD-Rom ideato e realizzato da futuro@lfemminile e dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per offrire alle donne che desiderano avviare una propria attività imprenditoriale tutti gli strumenti utili a facilitarne la realizzazione. Il progetto comprende contenuti di tipo legislativo, contrattuale, tecnologico, manageriale e culturale in grado di aiutare le future imprenditrici a porre solide basi per la propria impresa, attraverso il percorso di una “città digitale”, che consente di accedere alle informazioni di servizio in modo semplice e immediato. L’iniziativa permette, quindi, alle donne di seguire un percorso virtuale di conoscenza ma anche di auto valutazione, dalla fase di start-up alla fase di gestione, al fine di valutare la reale possibilità di diventare buone imprenditrici. Approfondisci cliccando qui....

I giovani, Internet e il GAP (Gioco d'Azzardo Patologico)


2/07/2010

A proposito di Morgan









A proposito di Morgan .... una presa di posizione con alcuni passaggi interessanti (non certo quello fin troppo banale sui politici) ... per es. il finale "anche questa è omertà"

Elezioni regionali e voto di scambio

2/06/2010

Con l’Epo si proverà a curare la Sla: è il doping che ci piace

articolo tratto da Il Giornale del 04febbraio2010

Negli ultimi anni, quando nelle telecronache di Bulbarelli e Cassani si sentiva parlare di Epo il collegamento a un blitz dei nas nel rititiro di una squadra ciclistica era quasi immediato. Scene da angoscia. Ricordo di farmaci e siringhe gettate dalle finestre, ciclisti in lacrime, auto con lampeggianti che sgommavano via. Nei titoli dei tg si parlava di eritropoietina, un farmaco utilizzato per curare malattie di origine diabetica ma che sugli atleti portava a un miglioramento delle prestazioni. Non solo. Porta (e parlo al presente) anche un sacco di guai. Ad esempio rende il sangue molto più denso con tutti gli annessi e connessi, tant’è che leggende metropolitane (ma forse neanche troppo) raccontano di corridori cotretti a pedalare di notte sulle ciclette in albergo per evitare scompensi cardiaci. Fin qui è una brutta storia. Ma ora l’Epo potrebbe portare a una svolta nelle cure per la sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Questo, grazie a uno studio dell’istituto neurologico Besta, che servirà come base per una sperimentazione clinica finanziata grazie alle donazioni del 5 per mille. La Sla è una malattia neurodegenerativa che conduce alla morte nell’arco di pochi anni e riguarda in Italia oltre 4mila malati, tra cui molti calciatori. Non esistono ancora trattamenti efficaci per curarla: l’unico farmaco è il riluzolo, che però ne rallenta solo il decorso. Per lo studio del Besta servono almeno 1,5 milioni di euro, 500mila dei quali provenienti dai fondi raccolti con il 5 per mille del 2007. Soldi che, però, il ministero del Tesoro non ha ancora destinato alla struttura. «Il Besta - spiega il presidente Carlo Borsani - ha così deciso di anticipare ciò che i contribuenti ci hanno donato con le loro dichiarazioni, ma che il ministero non ha ancora erogato». I fondi serviranno ad avviare uno studio clinico di ampie dimensioni per vedere se l’Epo, già usato per curare l’anemia, può rappresentare davvero una possibile cura per la Sla. Allo studio, che si basa sui risultati positivi di un precedente studio pilota, parteciperanno 25 centri italiani, dove saranno coinvolti 160 pazienti.