Per cortesia, leggete fino in fondo. Grazie. Benedetta
Le difficoltà in cui versa la ricerca nel nostro Paese sono in parte compensate dalla generosità delle piccole e grandi donazioni private. Da alcuni anni, grazie ad una legge lungimirante, è possibile finanziare direttamente la ricerca sanitaria e/o scientifica di una determinata istituzione scrivendo il suo codice fiscale e mettendo una firma nelle apposite caselle, in occasione della dichiarazione dei redditi, effettuata attraverso il CUD o il modello 730 o quello Unico. Si tratta di un gesto che, è bene ricordarlo, non costa nulla al contribuente.
Data l’importanza dei fondi che vengono successivamente ripartiti dall’Agenzia per le Entrate, nell’approssimarsi della compilazione dei redditi, si è scatenata e si scatena una vera e propria competizione, con anche importanti investimenti pubblicitari da parte di diversi Istituti di ricerca, per aggiudicarsi fette consistenti della ‘torta’ dei finanziamenti.
La Fondazione IRCCS Istituto Neurologico ‘Carlo Besta’, essendo vincolata, in quanto ente pubblico, a precisi obblighi di spesa e non avendo grandi mezzi a disposizione, si è sostanzialmente sempre affidata, tranne una limitata campagna pubblicitaria, ai suoi pazienti, ai loro familiari e ai propri collaboratori. Negli ultimi tre anni le scelte effettuate direttamente a favore della Fondazione sono risultate sostanzialmente stabili (circa 7.000), ma gli stanziamenti sono risultati in calo. Il Consiglio di Amministrazione per ottimizzare l’utilizzo di tali finanziamenti ha deciso di finalizzarli, di volta, in volta, ad un preciso progetto. I fondi che sono stati raccolti nel 2007, ma che non sono ancora arrivati, sono ad esempio stati finalizzati a sostegno della conferma degli incoraggianti risultati di uno studio pilota, che ha dimostrato che l’eritropoietina, farmaco utilizzato nella pratica clinica per curare l’anemia e nota alla cronaca per l’uso improprio come doping nei ciclisti professionisti, oltre ad essere ben tollerata dai pazienti, aveva anche una possibile efficacia neuro protettiva sui pazienti con Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA): una gravissima malattia neurodegenerativa che conduce invariabilmente alla morte nell’arco di pochi anni.
Anche per la dichiarazione dei redditi relativi al 2009, il Consiglio di Amministrazione ha stanziato un oculato stanziamento per una campagna pubblicitaria, ma resto convinto che il contributo maggiore non possa che venire da chi conosce direttamente l’importanza del lavoro di ricerca e cura che quotidianamente si svolge in via Celoria.
Le oltre 800 persone che ogni giorno, con passione e sacrificio, prestano a vari livelli la loro opera per prevenire e curare le malattie neurologiche o le tante persone che per varie ragioni devono frequentare l’Istituto sono, infatti, i migliori testimonial di quanto sia importante l’attività di ricerca, messa a punto al Besta e direttamente portata al letto del paziente con buoni risultati,.
A differenza di altre istituzioni la cui attività è piuttosto precisa, noi abbiamo l’apparente difficoltà di occuparci di tante problematiche diverse (Tumori cerebrali nei bambini e negli adulti, Parkinson, Alzheimer, demenze senili, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, miastenia, Corea di Huntington, cefalee croniche, epilessia e patologie neurologiche dell’infanzia). La piccola campagna pubblicitaria che stiamo predisponendo con l’aiuto creativo gratuito della PirellaLoweGoettsche mira proprio a trasformare questa apparente difficoltà di comunicazione in un punto di forza per far meglio conoscere ed apprezzare i nostri sforzi di continuo aggiornamento e di innovazione delle possibilità di cura.
Per continuare a farlo e a farlo sempre meglio, abbiamo bisogno di un sostegno ancora più grande. A tutti chiedo un grande sforzo, utilizzando i materiali cartacei ed elettronici che a giorni saranno disponibili, per coinvolgere il maggior numero di persone possibile nel sostegno al nostro lavoro di ricerca e cura. Sono certo che chi ci legge saprà comprenderlo. Aiutandoci.
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