2/07/2010

A proposito di Morgan









A proposito di Morgan .... una presa di posizione con alcuni passaggi interessanti (non certo quello fin troppo banale sui politici) ... per es. il finale "anche questa è omertà"

Elezioni regionali e voto di scambio

2/06/2010

Con l’Epo si proverà a curare la Sla: è il doping che ci piace

articolo tratto da Il Giornale del 04febbraio2010

Negli ultimi anni, quando nelle telecronache di Bulbarelli e Cassani si sentiva parlare di Epo il collegamento a un blitz dei nas nel rititiro di una squadra ciclistica era quasi immediato. Scene da angoscia. Ricordo di farmaci e siringhe gettate dalle finestre, ciclisti in lacrime, auto con lampeggianti che sgommavano via. Nei titoli dei tg si parlava di eritropoietina, un farmaco utilizzato per curare malattie di origine diabetica ma che sugli atleti portava a un miglioramento delle prestazioni. Non solo. Porta (e parlo al presente) anche un sacco di guai. Ad esempio rende il sangue molto più denso con tutti gli annessi e connessi, tant’è che leggende metropolitane (ma forse neanche troppo) raccontano di corridori cotretti a pedalare di notte sulle ciclette in albergo per evitare scompensi cardiaci. Fin qui è una brutta storia. Ma ora l’Epo potrebbe portare a una svolta nelle cure per la sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Questo, grazie a uno studio dell’istituto neurologico Besta, che servirà come base per una sperimentazione clinica finanziata grazie alle donazioni del 5 per mille. La Sla è una malattia neurodegenerativa che conduce alla morte nell’arco di pochi anni e riguarda in Italia oltre 4mila malati, tra cui molti calciatori. Non esistono ancora trattamenti efficaci per curarla: l’unico farmaco è il riluzolo, che però ne rallenta solo il decorso. Per lo studio del Besta servono almeno 1,5 milioni di euro, 500mila dei quali provenienti dai fondi raccolti con il 5 per mille del 2007. Soldi che, però, il ministero del Tesoro non ha ancora destinato alla struttura. «Il Besta - spiega il presidente Carlo Borsani - ha così deciso di anticipare ciò che i contribuenti ci hanno donato con le loro dichiarazioni, ma che il ministero non ha ancora erogato». I fondi serviranno ad avviare uno studio clinico di ampie dimensioni per vedere se l’Epo, già usato per curare l’anemia, può rappresentare davvero una possibile cura per la Sla. Allo studio, che si basa sui risultati positivi di un precedente studio pilota, parteciperanno 25 centri italiani, dove saranno coinvolti 160 pazienti.

1/28/2010

Domenica 31 gennaio blocco del traffico

Blocco totale del traffico domenica 31 gennaio dalle 10 alle 18 a Milano: è questa la risposta del Sindaco Moratti per fronteggiare l'emergenza generata dal superamento della soglia delle polveri sottili per 17giorni consecutivi. Nella giornata di domenica potranno dunque circolare solo le auto a impatto zero (gpl, metano, elettriche). Godranno di una deroga al divieto medici, infermieri e ministri del culto.

1/20/2010

Impianti sportivi: fianziamenti regionali

La Regione Lombardia ha approvato due provvedimenti a sostegno della realizzazione di impianti sportivi di uso pubblico, pubblicati sul 2° S.S. al BURL n. 3 del 19 gennaio 2010 [“Criteri per l’accesso ai contributi in conto interessi per la realizzazione di impianti sportivi di uso pubblico (legge regionale 8 ottobre 2002, n. 26 – art. 4, commi 1, lettera d), 3, 4, e articolo 10, commi 1, lettera a) e 3)” e “Approvazione iniziativa anno 2009/2010 per l’accesso ai contributi in conto interessi a valere sui mutui dell’Istituto per il Credito Sportivo per la realizzazione di impianti sportivi di uso pubblico”]. Possono accedere:- Società e Associazioni praticanti attività sportiva dilettantistica senza fini di lucro;- Enti di Promozione Sportiva;- Federazioni Sportive Nazionali;- Centri di aggregazione giovanile;- Ogni Ente Morale che persegua, sia pure indirettamente, finalità ricreative e sportive senza fine di lucro;- Cooperative Sociali;- Enti Pubblici.

1/19/2010

Napolitano: contro Craxi durezza senza eguali

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato alla signora Anna Craxi la seguente lettera:
"Cara Signora,
ricorre domani il decimo anniversario della morte di Bettino Craxi, e io desidero innanzitutto esprimere a lei, ai suoi figli, ai suoi famigliari, la mia vicinanza personale in un momento che è per voi di particolare tristezza, nel ricordo di vicende conclusesi tragicamente.
Non dimentico il rapporto che fin dagli anni '70 ebbi con lui per il ruolo che allora svolgevo nella vita politica e parlamentare. Si trattò di un rapporto franco e leale, nel dissenso e nel consenso che segnavano le nostre discussioni e le nostre relazioni anche sul piano istituzionale. E non dimentico quel che Bettino Craxi, giunto alla guida del Partito Socialista Italiano, rappresentò come protagonista del confronto nella sinistra italiana ed europea.
Ma non è su ciò che oggi posso e intendo tornare.
Per la funzione che esercito al vertice dello Stato, mi pongo, cara Signora, dal solo punto di vista dell'interesse delle istituzioni repubblicane, che suggerisce di cogliere anche l'occasione di una ricorrenza carica - oltre che di dolorose memorie personali - di diversi e controversi significati storici, per favorire una più serena e condivisa considerazione del difficile cammino della democrazia italiana nel primo cinquantennio repubblicano.
E' stato parte di quel cammino l'esplodere della crisi del sistema dei partiti che aveva retto fino ai primi anni '90 lo svolgimento della dialettica politica e di governo nel quadro della Costituzione. E ne è stato parte il susseguirsi, in un drammatico biennio, di indagini giudiziarie e di processi, che condussero, tra l'altro, all'incriminazione e ad una duplice condanna definitiva in sede penale dell'on. Bettino Craxi, già Presidente del Consiglio dal 1983 al 1987. Fino all'epilogo, il cui ricordo è ancora motivo di turbamento, della malattia e della morte in solitudine, lontano dall'Italia, dell'ex Presidente del Consiglio, dopo che egli decise di lasciare il paese mentre erano ancora in pieno svolgimento i procedimenti giudiziari nei suoi confronti. Si è trattato - credo di dover dire - di aspetti tragici della storia politica e istituzionale della nostra Repubblica, che impongono ricostruzioni non sommarie e unilaterali di almeno un quindicennio di vita pubblica italiana.
Non può dunque venir sacrificata al solo discorso sulle responsabilità dell'on. Craxi sanzionate per via giudiziaria la considerazione complessiva della sua figura di leader politico, e di uomo di governo impegnato nella guida dell'Esecutivo e nella rappresentanza dell'Italia sul terreno delle relazioni internazionali. Il nostro Stato democratico non può consentirsi distorsioni e rimozioni del genere.
Considero perciò positivo il fatto che da diversi anni attraverso importanti dibattiti, convegni di studio e pubblicazioni, si siano affrontate, tracciando il bilancio dell'opera di Craxi, non solo le tematiche di carattere più strettamente politico, relative alle strategie della sinistra, alle dinamiche dei rapporti tra i partiti maggiori e alle prospettive di governo, ma anche le tematiche relative agli indirizzi dell'attività di Craxi Presidente del Consiglio. Di tale attività mi limito a considerare solo un aspetto, per mettere in evidenza come sia da acquisire al patrimonio della collocazione e funzione internazionale dell'Italia la conduzione della politica estera ed europea del governo Craxi: perché ne venne un apporto incontestabile ai fini di una visione e di un'azione che possano risultare largamente condivise nel Parlamento e nel paese proiettandosi nel mondo d'oggi, pur tanto mutato rispetto a quello di alcuni decenni fa.
Le scelte di governo compiute negli anni 1983-87 videro un rinnovato, deciso ancoraggio dell'Italia al campo occidentale e atlantico, anche di fronte alle sfide del blocco sovietico sul terreno della corsa agli armamenti ; e videro nello stesso tempo un atteggiamento "più assertivo" del ruolo dell'Italia nel rapporto di alleanza - mai messo peraltro in discussione - con gli Stati Uniti. In tale quadro si ebbe in particolare un autonomo dispiegamento della politica estera italiana nel Mediterraneo, con un coerente, equilibrato impegno per la pace in Medio Oriente. Il governo Craxi e il personale intervento del Presidente del Consiglio si caratterizzarono inoltre per scelte coraggiose volte a sollecitare e portare avanti il processo d'integrazione europea, come apparve evidente nel semestre di presidenza italiana (1985) del Consiglio Europeo.
Né si può dimenticare l'intesa, condivisa da un arco assai ampio di forze politiche, sul nuovo Concordato: la cui importanza è stata pienamente confermata dalla successiva evoluzione dei rapporti tra Stato e Chiesa.
Numerosi risultano in sostanza gli elementi di condivisione e di continuità che da allora sono rimasti all'attivo di politiche essenziali per il profilo e il ruolo dell'Italia.
In un bilancio non acritico ma sereno di quei quattro anni di guida del governo, deve naturalmente trovar posto il discorso sulle riforme istituzionali che aveva rappresentato, già prima dell'assunzione della Presidenza del Consiglio, l'elemento forse più innovativo della riflessione e della strategia politica dell'on. Craxi. Nel quadriennio della sua esperienza governativa, quel discorso tuttavia non si tradusse in risultati effettivi di avvio di una revisione della Costituzione repubblicana. La consapevolezza della necessità di una revisione apparve condivisa attraverso i lavori di una impegnativa Commissione bicamerale di studio (presieduta dall'on. Bozzi) : ma alle conclusioni, peraltro discordi, di quella Commissione nel gennaio 1985 non seguì alcuna iniziativa concreta, di sufficiente respiro, in sede parlamentare. Si preparò piuttosto il terreno per provvedimenti che avrebbero visto la luce più tardi, come la legge ordinatrice della Presidenza del Consiglio e, su un diverso piano, significative misure di riforma dei regolamenti parlamentari.
Tra i problemi che nell'Italia repubblicana si sono trascinati irrisolti, c'è certamente quello del finanziamento della politica. Si era tentato di darvi soluzione con una legge approvata nel 1974, a più di venticinque anni dall'entrata in vigore della Costituzione. Ma quella legge mostrò ben presto i suoi limiti, in particolare per la debolezza dei controlli che essa aveva introdotto. Attorno al sistema dei partiti, che aveva svolto un ruolo fondamentale nella costruzione di un nuovo tessuto democratico nell'Italia liberatasi dal fascismo, avevano finito per diffondersi "degenerazioni, corruttele, abusi, illegalità", che con quelle parole, senza infingimenti, trovarono la loro più esplicita descrizione nel discorso pronunciato il 3 luglio 1992 proprio dall'on. Craxi alla Camera, nel corso del dibattito sulla fiducia al governo Amato.
Ma era ormai in pieno sviluppo la vasta indagine già da mesi avviata dalla Procura di Milano e da altre. E dall'insieme dei partiti e dei loro leader non era venuto tempestivamente un comune pieno riconoscimento delle storture da correggere, né una conseguente svolta rinnovatrice sul piano delle norme, delle regole e del costume. In quel vuoto politico trovò, sempre di più, spazio, sostegno mediatico e consenso l'azione giudiziaria, con un conseguente brusco spostamento degli equilibri nel rapporto tra politica e giustizia.
L'on. Craxi, dimessosi da segretario del PSI, fu investito da molteplici contestazioni di reato. Senza mettere in questione l'esito dei procedimenti che lo riguardarono, è un fatto che il peso della responsabilità per i fenomeni degenerativi ammessi e denunciati in termini generali e politici dal leader socialista era caduto con durezza senza eguali sulla sua persona.
Né si può peraltro dimenticare che la Corte dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo - nell'esaminare il ricorso contro una delle sentenze definitive di condanna dell'on. Craxi - ritenne, con decisione del 2002, che, pur nel rispetto delle norme italiane allora vigenti, fosse stato violato il "diritto ad un processo equo" per uno degli aspetti indicati dalla Convenzione europea.
Alle regole del giusto processo, l'Italia si adeguò, sul piano costituzionale, con la riforma dell'art. 11 nel 1999. E quei principi rappresentano oggi un riferimento vincolante per la legislazione nazionale e per l'amministrazione della giustizia in Italia.
Si deve invece parlare di una persistente carenza di risposte sul tema del finanziamento della politica e della lotta contro la corruzione nella vita pubblica. Quel tema non poteva risolversi solo per effetto del cambiamento (determinatosi nel 1993-94) delle leggi elettorali e del sistema politico, e oggi, in un contesto politico-istituzionale caratterizzato dalla logica della democrazia dell'alternanza, si è ancora in attesa di riforme che soddisfino le esigenze a cui ci richiama la riflessione sulle vicende sfociate in un tragico esito per l'on. Bettino Craxi.
E' questo, cara Signora, il contributo che ho ritenuto di dover dare al ricordo della figura e dell'opera di suo marito, per l'impronta non cancellabile che ha lasciato, in un complesso intreccio di luci e ombre, nella vita del nostro Stato democratico.
Con i più sinceri e cordiali saluti".
Roma, 18 gennaio 2010

1/14/2010

Vita da single

Milano, i single sorpassano le famiglie
Sono il 50,6 per cento. In crescita anche nel resto d’Italia. L’identikit: giovani, divorziati, anziani che restano soli

MILANO - «Benvenuti a Milano, città dei single». Così, d’ora in poi, il capoluogo lombardo dovrebbe presentarsi al mondo fin dai cartelli che segnalano l’ingresso nei confini ambrosiani. Tra città delle biciclette, città denuclearizzate, città del cotechino o del mistero, l’Italia offre davvero di tutto. Oggi anche Milano ha un suo primato. Quello di metropoli in cui il paradosso delle famiglie con un solo componente è diventato la norma. Negli ultimi mesi del 2009 i nuclei creati da una persona sola hanno superato quelli con due o più individui. Per la precisione: su 687.401 famiglie presenti in città, 347.651 hanno un unico nome sul campanello. Il 50,6 per cento. Il sorpasso è avvenuto negli ultimi mesi. Solo due anni fa i single registrati all’anagrafe erano 332.987 su un totale di 676.486 famiglie. La tendenza alla crescita delle famiglie-single è in atto nel nostro Paese da un trentennio. Ma nemmeno i demografi si aspettavano che Milano fosse diventata una città di monadi. «Sono sorpreso—ammette Giancarlo Blangiardo, demografo dell’università Bicocca —. Certo, bisogna tenere conto che i dati dell’anagrafe prendono per buone le dichiarazioni di chi si presenta al Comune come single ma in realtà vive in coppia, da convivente. Detto questo, il fenomeno a Milano ha raggiunto vette altissime». Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? «Nelle nostre attese la quota di famiglie single tenderà a stabilizzarsi nel nostro Paese intorno al 40 per cento», risponde il demografo. Insomma, Milano è un caso particolare. Prendiamo Roma. All’ombra del Colosseo i single sono tanti (oltre 568 mila). Ma nettamente meno della metà delle famiglie (in tutto 1.325 mila). Per quanto riguarda il Paese nel suo insieme, i dati Istat più aggiornati fotografano il 2007 e parlano di più di una famiglia su quattro (28,4 per cento) con un solo componente. Le regioni dove i single rappresentano più del 30 per cento delle famiglie sono il Piemonte (30,3 per cento) la Valle d’Aosta (34,8 per cento), il Friuli Venezia Giulia (30,7 per cento) e la Liguria (35,4 per cento).
«Milano è la città dei single per definizione — dice il sociologo Enrico Finzi —. Il capoluogo lombardo catalizza le energie e le risorse migliori del Paese. Sotto la Madonnina si trasferiscono a caccia di lavoro i giovani più imprenditori e preparati del Sud — continua il presidente di Astra Demoskopea —. Negli ultimi anni, come certificato dalla Svimez (Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, ndr), il fenomeno ha ripreso vigore. Poi ci sono le vedove. Perché i single anziani sono tanti e in stragrande maggioranza donne: le signore hanno una maggiore aspettativa di vita. Terzo fattore: la costante crescita di separati e divorziati». A sentire i tecnici dell’anagrafe milanese, di «fattore single» ce ne sarebbe anche un quarto. Legato all’immigrazione. Dal 2007 a oggi, dopo l’ingresso della Romania nella Ue, a Milano si sono registrati in Comune diverse migliaia di romeni che prima vivevano nella città del Duomo da clandestini. Una volta preso atto della realtà, la politica milanese subito si divide. Una buona fetta del centrodestra cittadino pensa a misure per favorire il ritorno delle giovani coppie a Milano, meglio se con numerosi passeggini. Il centrosinistra è più propenso a una posizione non interventista. Il confronto è tutt’altro che accademico. Proprio in questi giorni il consiglio comunale discute il piano di governo del territorio. E al centrosinistra non vanno giù le agevolazioni per le giovani coppie e le famiglie numerose che cercano casa a prezzo scontato. «La nostra attenzione va soprattutto agli anziani che vivono soli. Tramite varie forme di assistenza mirata. D’altra parte i single giovani e rampanti non interrogano l’amministrazione », riflette l’assessore all’Anagrafe, Stefano Pillitteri. «Sia chiaro, nessun pregiudizio verso i single—mette le mani avanti Carlo Masseroli, assessore all’Urbanistica della giunta di centrodestra di Letizia Moratti —. Ma a nostro parere la famiglia e le relazioni tra persone sono un valore. Un bene da incentivare a vantaggio di tutta la comunità. Soprattutto nei contesti metropolitani dove la vita per le famiglie è più difficile». «Il compito di chi amministra non è giudicare i cittadini sul privato ma rispondere ai loro bisogni — ribatte Carmela Rozza, consigliere comunale milanese del Pd —. Milano è piena di single che guadagnano mille euro al mese ma devono pagare dai 700 ai 900 euro per un monolocale. Infermieri, tranvieri. Gente che fa funzionare la città. Per non parlare di chi precipita nell’indigenza dopo una separazione. Eppure questa gente sembra invisibile. Per questo abbiamo presentato emendamenti al Pgt perché si tenga conto anche dei single. Il Comune non può liquidare il problema con qualche posto letto in più nei dormitori pubblici. E anche la politica nazionale deve porsi il problema». Ma dov’è finito l’orgoglio single spesso mostrato dalla pubblicità? Anche a Milano come in altre città del Nord fanno capolino negozi che propongono «liste single» per chi va a vivere da solo. Qualcuno festeggia separazioni e divorzi. E gli orgogliosi di esser soli mettono una fedina sulla mano destra imitando parigini e newyorkesi. Ma, a sentire il sociologo Enrico Finzi, si tratta di una minoranza: «Secondo una nostra indagine i single che subiscono la loro condizione e, per di più, non vedono prospettive di coppia per il futuro sono la maggioranza. Mentre i convinti— quelli che hanno scelto di vivere da soli e pensano di continuare sulla stessa strada in futuro — sono poco più del 15 per cento».
di Rita Querzè - Corriere della Sera del 13 gennaio 2010

Uno spunto di riflessione: da un'indagine della Camera di Commercio di dicembre emerge che per vivere a Milano un single (nel senso di una persona che vive da sola) ha bisogno di 1810€....

12/24/2009

Buon Natale!

Cari amici, in vista della giornata della Natività voglio fare a tutti voi un augurio particolare e sentito. Il messaggio di Cristo, per i credenti e per i non credenti, si sintetizza in un grande messaggio di amore verso il prossimo, di attenzione ai più umili, di considerazione della persona umana come qualcosa di grande e di nobile a prescindere dalla nascita, dalla posizione sociale, dalle capacità, dal sesso e dalla religione.
Credo fermamente che anche la politica debba prendere ispirazione da questo messaggio, per tornare ad essere alta e nobile, fatta per qualcosa di importante, non per tornaconti personali o per interessi meschini o particolari.
Una politica del fare, una politica di servizio, che tenga sempre ben a mente di dover avere il bene comune come stella polare della sua concreta azione e che sappia anticipare ed accompagnare, e non inseguire, le mutazioni della nostra società. Con fermezza e rispetto dell'altro.
E' con questo spirito che Vi faccio i più cari auguri per un Natale sereno e per un 2010 ricco di soddisfazioni, e non solo.

12/15/2009

Berlusconi -Tartaglia

Che sia chiaro: nessuna giustificazione a chiunque ricorra alla violenza per far valere la propria ragione (ragione?!). Soprattutto a chiunque la giustifichi.

12/11/2009

Babbo Natale arriva in tram!


Carissimi,venerdì l'Assessore al decentramento del Comune di Milano Andrea Mascaretti ha presentato il tram di Babbo Natale realizzato con ATM e Poste Italiane dedicato a tutti i bambini delle zone (panettone, annullo postale, letterina a Babbo Natale con invio di un piccolo regalo da parte di poste italiane a casa dei bambini e animazione a bordo del tram).
Vi invito ad essere presenti con gli amici e gli insegnanti e i vostri bambini! Il tram li aspetterà ai seguenti capolinea dalle 10.30 alle 16.30 secondo questo calendario: sabato 12 dicembre – Ospedale Maggiore – fronte ospedale; domenica 13 dicembre – via Milesi – capolinea tram 5; sabato 19 dicembre – Stazione Centrale – capolinea tram 29/30; sabato 20 dicembre – Gratosoglio – capolinea tram 3. Io sarò presente il 19 dicembre alle ore 10.30. Per info: tel. 02 88462796 .

11/24/2009

GIANFRANCO FINI PRESENTA IL SUO LIBRO A MILANO

Martedì 24 novembre, presentazione del libro del presidente della Camera, Gianfranco Fini "Il futuro della libertà - Consigli non richiesti ai nati nel 1989". Sono previsti gli interventi dello stesso Gianfranco Fini, di Sergio Romano e Michele Salvati.- Ore 18.00, Fondazione Corriere delle Sera, Sala Buzzati (via Balzan, 3 - Milano).

Democristiani mai

Riceviamo e pubblichiamo / Corriere della Sera - (21 novembre 2009)/ La lettera
Cara Ferretto, mai democristiani
La legittima decisione di Silvia Ferretto di passare all' UDC, mi induce a ricordare lo stato d' animo di molti di noi, allora militanti del MSI, di fronte alla nascita di An. La preoccupazione maggiore non era l' abbandono di miti, valori e obiettivi politici che erano stati la bandiera del partito di Giorgio Almirante, in cui eravamo cresciuti fisicamente e politicamente. No, la vera preoccupazione era quella di diventare democristiani. Non tanto e non solo perché aborrivamo la politica fondata solo sul compromesso contingente, ma perché non volevamo una politica priva di una vera identità, buona per tutte le stagioni e per tutti i gusti. Eravamo consapevoli che i cambiamenti intervenuti nella società italiana e in Europa non ci consentivano di restare ancorati al passato, ma volevamo che i nostri valori, non più filtrati da una cultura politica largamente anacronistica, continuassero ad essere di riferimento nel nuovo agire politico. La fusione tra An e Fi, per dar vita al Pdl, ha impresso un' accelerazione verso una forma partito più indistinta e meno caratterizzata. Un passaggio necessitato, ma che fa correre il rischio di trasformare il partito in una sorta di supermarket della politica dove ognuno può trovare nei vari scaffali l' offerta personalizzata. Mi si potrà rispondere, parafrasando Humphrey Bogart, che questa è la modernità, bellezza! Personalmente però continuo a credere che senza un forte, seppur flessibile, ancoraggio ideale, la politica diventi solo aggregazione transitoria. Taxi sui quali, come diceva Enrico Mattei, si può salire e scendere a seconda della bisogna. Di fronte a questo scenario, resto un nostalgico.
Carlo Borsani
Presidente Fondazione Besta

11/19/2009

COMUNE DI MILANO. PAOLO MASSARI ENTRA IN GIUNTA.

Milano, 18 novembre 2009 - Paolo Massari è il nuovo Assessore del Comune di Milano. Lo ha nominato il Sindaco Letizia Moratti. Massari avrà le deleghe per la promozione delle politiche per l’ecologia ambientale relative all’inquinamento atmosferico e acustico; il coordinamento con la Regione per lo sviluppo delle politiche ambientali relative a inquinamento atmosferico e acustico; la definizione delle politiche relative al miglioramento dei servizi di smaltimento rifiuti e pulizia della città; controllo della qualità dei servizi erogati da Amsa; definizione dei piani per la pulizia esterna degli edifici; definizione di un piano di interventi per attrezzare vie e piazze cittadine ai fini del miglioramento dell’igiene urbana.Il Sindaco ha conferito al vicesindaco Riccardo de Corato, a integrazione delle deleghe assegnate lo scorso 30 ottobre, la delega per la definizione delle politiche dei trasporti, della mobilità e delle politiche tariffarie per il trasporto pubblico; la promozione e lo sviluppo di iniziative specifiche per ridurre il traffico cittadino (tariffe di ingresso veicoli inquinanti, car sharing, car pooling, politiche dei tempi e degli orari della città); il controllo della qualità dei servizi erogati da ATM e lo sviluppo, d’intesa con Provincia e Regione, dei piani integrativi per la mobilità e il trasporto pubblico urbano ed extraurbano.L’assessore Cadeo avrà la delega per la promozione, sviluppo e controllo qualitativo delle attività relative al bike sharing e per la promozione, insieme con l’assessore Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli e con l’assessore alle Attività Produttive, Giovanni Terzi, di progetti relativi agli spazi esterni di pertinenza dei pubblici esercizi.All’assessore Carlo Masseroli è stata conferita la delega per la pianificazione delle infrastrutture di trasporto, traffico, viabilità e parcheggi, d’intesa con l’assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici.Infine l’assessore Bruno Simini avrà la delega per il controllo sui lavori sul suolo e nel sottosuolo realizzati da A2A, MM e ATM d’intesa con il Vice Sindaco nei casi in cui riguardino la viabilità comunale, e il controllo delle attività di MM.

11/12/2009

MILANO NERO-AZZURRA, SABATO 14 NOVEMBRE..

Milano si tingerà di un nuovo "nero azzurro", sabato 14 novembre a San Siro, nell'attesissima sfida Italia-All Blacks. Gli Azzurri di Nick Mallett affrontano i neri All Blacks in uno scontro che già sa di leggenda con gli 80.018 biglietti venduti a San Siro! Finale scontato??? Vedremo
Intanto apprendo...
MILANO, 11 novembre 2009 - “Milano avrà un nuovo stadio del rugby. Stiamo decidendo l'area ideale con l'assessore allo Sviluppo del Territorio Masseroli, presto daremo l'annuncio”. La notizia arriva a fine mattinata, quando ormai gli All Blacks hanno chiuso allenamento e sessione di autografi all'Arena civica, eccezionalmente aperta a un migliaio di studenti. A darla è l'assessore allo Sport Alan Rizzi, presente con il sindaco Letizia Moratti in una sorta d'incontro ufficiale tra i neozelandesi e il Comune di Milano. Ma i più contenti, alla fine, sono loro, i ragazzi: in quaranta sono arrivati addirittura da L'Aquila e tocca al più piccolo scambiare l'ovale con Richie McCaw, il capitano dei tutti neri.

11/10/2009

ESCORT ... Ma va, va va

Una pugnalata nello stomaco mi ha svegliata. Guardo la radio sveglia: sono le tre e venti. Immediatamente mi alzo e piombo in bagno,ma una voce... «Ti chiami Escort, sensuale e affascinante, alta un metro e settantasette, avventuriera, millantatrice, femme fatale,vuoi venire con noi?» Che? La voce di Lucignolo? Sto sognando o sono impazzita? E poi, e poi inizio a ricordare; la porta della camerada letto era aperta, lui era nel mondo dei sogni. Come sempre il televisore era acceso e ad altissimo volume: «Salve ragazzi. Macome chi è? Sono io, il vostro dj della notte. Allora chi la fa la bella vita? Quelli che in vacanza o quelli che... Avete sentito che voce calda e sensuale?». Guardavo quelle immagini e pensavo: “Lucignolo,ma va’, va’! Gente che balla e sballa. Bel paese dei balocchi! Donne svestite o vestite da prostitute, paparazzi, luci e musica, e io? Io sono sfinita! Mille chilometri per un po’ di riposo. Il bollino sarà rosso o nero? Casa, figli, genitori e se ci penso bene, quasi quasi m’è passata pure la voglia. Le valigie? Ma chi se ne. Dapprima fare le pulizie, altrimenti troverò una coltivazione di funghi porcini, poi annotare come funziona la lavatrice, colori dei sacchi per la raccolta differenziata, quanti misurini per il cane e quante bustine per il gatto, e poi una serie di ‘ricordati questo’, ‘attento aquello’, e ‘so che sto parlando per niente’. Lavo, stiro e faccio la spesa, poi finalmente salirò in macchina e penserò che era meglio prima, quando le vacanze erano meno vacanze, ma eravamo tutti lì, e quando sarò completamente disintossicata, eh sì, è già ora ditornare”. Lucignolo, cos’è un cambio d’identità? Ancora donna ma di dubbia moralità? Lascia stare! Sono stressata e un po’ fuori dal normale, ma se è possibile voglio rimanere tale e quale. Centro operativo 118. Ora d’arrivo: 4.20. Codice rosso: episodio sincopalecon caduta a terra, trauma al capo e all’emicostato sinistro. La signoraè vigile, collaborante e orientata. [ Escort - Fiorella Carrera, da Italians pag.43, pubblicato nel dicembre 2008]

Abbattiamo il muro di omertà. Basta elemosine ai bambini!

E' un appello, quello che mi sento di fare, alla gente per bene. SMETTIAMO DI FARE L'ELEMOSINA AI BAMBINI E ROMPIAMO QUEL MURO DI OMERTA', CONNIVENZA E COLPEVOLE PIETISMO con cui ogni giorno diamo "una piccola monetina" a quei bambini usati in modo vergognoso e infame dai mendicanti in metropolitana, in autobus, sul ciglio della strada... Dare loro una moneta significa essere conniventi e complici di quegli adulti che rubano la loro infanzia sbattendoli per strada a fare l'elemosina con un bicchiere di carta in mana. BASTA.

11/07/2009

Piazza Aspromonte a Milano


L'On. Guido Podestà apre Palazzo Isimbardi

Il presidente della Provincia di Milano, l'On. Guido Podestà ,ha deciso di aprire Palazzo Isimbardi ai cittadini, domenica 8 novembre, ore 15.00, in Sala Alessi. Un'occasione per conoscere anche la bellezza storica e artistica del palazzo, sede storica di questa amministrazione dal 1935 e incontrare la nuova Giunta.

11/04/2009

Asta pubblica del 9 e 10 novembre 2009

A MILANO, Il giorno 9 novembre 2009, con eventuale prosecuzione nel giorno 10 novembre 2009, sino ad esaurimento dei beni, dalle 9.00 alle 12.30 presso la sede del servizio custodia oggetti - civiche depositerie di via Gregorovius n. 15 - si effettuerà la vendita, mediante asta pubblica ed al miglior offerente, di:
•capi di abbigliamento di varia tipologia (calze, intimo, giubbotti, scarpe, ecc.),
•bigiotteria (anelli, bracciali, orecchini, collane, ecc.),
•biancheria casa (tovaglie, tappeti, tende, lenzuola, ecc.),
•soprammobili di vario genere e foggia (oggetti in legno, rame, ottone, ecc.),
•pelletteria varia (borse, portamonete, cinture, ecc.),
•portaincenso, confezioni incenso varie fragranze,
•accessori vari abbigliamento (cappelli, sciarpe, guanti, bandane, pashmine, moneta varia fuori corso).
Presso le civiche depositerie di via Gregorovius n. 15 sarà possibile consultare, nei 5 giorni antecedenti l'asta, l'elenco dettagliato degli oggetti posti in vendita.
I lotti singoli e/o accorpati saranno illustrati dal banditore agli acquirenti al momento dell'asta.
Per informazioni, tel. 02. 0202