4/23/2010

Gianfranco Fini: «Attenti al centralismo carismatico»

«Al nord siamo diventati la fotocopia della Lega, l'identità del Carroccio è chiara, la nostra al nord non lo è. Appiattirsi sulle posizioni di Bossi è pericoloso, nel centrosud sono preoccupati per l'influenza della Lega», è uno dei passaggi del discorso di Gianfranco Fini alla direzione nazionale del Pdl che più ha innervosito Silvio Berlusconi. E ancora: «Sull'immigrazione dico le cose che dicono i partiti popolari europei. Dire altre cose significa compiacere la Lega» continua Fini, con un Berlusconi che appare sempre più infastidito. E allora Fini gli chiede, secco: «Berlusconi credi sul serio che la lista del Pdl a Roma non sia stata presenta per un complotto?» dice Fini. Replica del premier che annuisce con la testa «Oggi le cose cambiano per il Pdl – ha proseguito Gianfranco Fini – c'è una maggioranza che condivide in toto le cose fatte da Berlusconi e una minoranza che non le condivide. Non siamo in cerca di potere, anzi chi è con me ha messo in conto di perdere una fetta» «Attenti al centralismo carismatico» scandisce Fini. «Non credo che la libertà di opinione possa rappresentare il venir meno alla lealtà - continua Fini - all'interno del Pdl cui sono indicazioni diverse da quelle che vanno per la maggiore» «Berlusconi, te lo dico in faccia, il tradimento non è nell'animo di chi critica in privato», dice Fini. Berlusconi sbotta: «Non mi attribuire cose che non ho mai detto». Fini insiste: «Hai diritto di replica, lo eserciterai. Non è alto tradimento dire che certe cose le possiamo fare meglio, e uscire faticosamete dal coro e non dire che tutto va bene. Non è possibile derubricare opinioni diverse come mere opinioni di carattere personale: non sono le mie bizze, non sono geloso di Berlusconi. Dico quello che penso e lo faccio da mesi».

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