4/21/2010
Le ragioni finiane _ di Giuseppe Valditara
Tranquilli: da convinto seguace di Cristo non potrei mai essere un kamikaze. Semmai, a differenza di altri, ho un lavoro che mi piace, quello di professore universitario, e due bambini che adoro e che a causa del mio lavoro di parlamentare mi vedono molto poco: dunque se sostenere le mie idee mi costerà la ricandidatura non cadrò in depressione, nè mi iscriverò al sindacato che tutela i maggiordomi,gli autisti, o i lustrascarpe, senza nulla togliere alla nobiltà di questi lavori. Una cosa ci tengo a dire: in politica rispetto chiunque non la pensi come me, e pretendo altrettanto rispetto per le mie idee. Se non ricordo male, dovrebbe essere questa l'essenza del pensiero liberale e democratico.Dato che nè io, nè gli altri colleghi "finiani" abbiamo istinti suicidi, vi spiego in poche parole che cosa vogliamo.Innanzitutto un Pdl che sappia essere il traino della politica riformista del Paese, realizzando gli impegni presi con gli elettori e magari riprendendo quello spirito liberale che lo aveva caratterizzato fin dal 1994. Non mi piace Colbert, preferisco Adam Smith. E allora se abbiamo promesso di abbassare la spesa pubblica per poter trovare i soldi per ridurre le tasse sulle famiglie, sulle imprese, sulla casa, quell'impegno dobbiamo mantenerlo. Magari iniziando a sopprimere le province ed ad accorpare qualcuno degli 8100 comuni italiani (altra promessa elettorale). So che la Lega non è più d'accordo, ma noi dobbiamo spiegare agli amici della Lega che loro sono un prezioso alleato, ma non sono il socio di maggioranza. E se non ricordo male è stata anche una battaglia di Libero. E ancora: Prodi ha dilapidato 12,1 miliardi di euro per ripianare i debiti sanitari di 5 regioni, nello scorso novembre anche noi abbiamo stanziato per la stessa finalità altri 4,5 miliardi. Negli ultimi 5 anni le spese per acquisti nella sanità sono aumentate del 50%. E' ottimo il federalismo fiscale, ma inizierà a funzionare fra 5 anni, se tutto andrà bene. Non possiamo aspettare 5 anni perchè una scatola di cerotti in Calabria non costi più 100 volte la media nazionale!Le riforme istituzionali sono importanti, per me lo sono di più quelle economiche, in ogni caso non possiamo accettare che il buon Calderoli porti la bozza di riforma sul tavolo del presidente Napolitano e i presidenti del Consiglio e della Camera lo vengano a sapere dalle agenzie di stampa.La Lega nelle scorse settimane ha dichiarato che vuole la presidenza del consiglio per il 2013, il sindaco di Milano, il coordinamento delle riforme, le banche del Nord, persino il sindaco di Napoli. E a trattare con l'opposizione? "Ghe pensi mi", ha detto il senatur. Ciumbia! la prossima volta si prenderà anche il seggio del senatore più filoberlusconiano del Parlamento, che rischia quello sì, di questo passo, di fare la fine del kamikaze, ma che non ha il coraggio di denunciare pubblicamente quello che ci dice in privato. E allora perchè "rompiamo le scatole"? Perchè chiediamo un luogo nel partito in cui di queste cose si possa discutere, un posto dove quel 38% di elettori Pdl che stando a Mannheimer preferisce Fini a Berlusconi possa sentire rappresentate le proprie idee, le proprie aspirazioni, i propri sogni. In fondo, Fini sta facendo quello che dovrebbe fare un vero liberale: chiedere che in un grande partito ci si confronti, si discuta, si presti attenzione anche alle ragioni magaridi una minoranza, che però ha diritto di sentirsi parte a tutti gli effetti di un grande progetto di rilancio del Paese.Per concludere, saremo anche quattro parlamentari sfigati e senza seguito (salvo sorprese....), ma intanto grazie al buon Gianfranco, e alla tenacia di chi non lo ha abbandonato, giovedì vivremo per la prima volta nella breve storia del Pdl una giornata emozionante: si confronteranno ai massimi livelli due posizioni, quella del Presidente del Consiglio e quella del Presidente della Camera. Nel silenzio di quella grande assise aleggerà realmente lo spirito che dovrebbe sempre animare il nostro partito, quello della libertà.
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