4/29/2006

ENRICO PEDENOVI 2











"Uccidere un fascista è reato"
Dal Corriere di Milano del 27 aprile 2006

4/28/2006

NASSIRIYA - 27 APRILE 2006









Nicola Ciardelli - Capitano dell' esercito
Carlo De Trizio - Maresciallo Capo dei Carabinieri
Franco Lattanzio - Maresciallo Capo dei Carabinieri
Enrico Frassanito - Maresciallo dei Carabinieri (7 maggio 2006)

"NON CONDIVIDO LE TUE IDEE,
MA SONO DISPOSTO A SACRIFICARE LA MIA VITA
PERCHE' TU POSSA AVERE LA LIBERTA'DI MANIFESTARLE".
Voltaire

ELEZIONI AMMINISTRATIVE A MILANO

4/27/2006

SENZA PAROLE 2

Lascia il figlio di tre anni in macchina tutta la notte e viene denunciata per abbandono di minore. E' accaduto a Milano in via Pascoli. Alcuni passanti hanno notato il bimbo, in pigiama, che camminava vicino all'auto e hanno chiamato la polizia. Poco dopo è tornata la madre che ha detto di aver lasciato il piccolo in auto perchè dormiva, mentre lei si era recata alla discoteca "Matisse" per cercare il compagno senegalese.

4/24/2006

25 APRILE: PIETA' L'E' MORTA















- Il tuo papà?
- Ucciso dai fascisti. E il tuo?
- Ucciso dai partigiani.

- Facciamo società? Io canto e tu vai in giro col piattino.
(Candido n.3 del 19 gennaio 1946)

4/22/2006

DONNE E STUPRI

Milano, 21 aprile 2006 -
Il Comune di Milano parte civile nei processi per stupro:
il Procuratore Vitiello, a capo del Pool Famiglia, elogia l’iniziativa
e garantisce piena collaborazione e sostegno

Dopo la proposta che era stata annunciata due mesi fa dal Vice Sindaco Riccardo De Corato sulla possibilità che il Comune di Milano si costituisca parte civile nei processi penali per violenza sessuale, i legali del Comune hanno incontrato il dott. Ferdinando Vitiello, Procuratore Aggiunto e coordinatore del Pool Famiglia, composto da un gruppo di Pubblici Ministeri con competenze specifiche e differenziate in materia di stupri.

Durante l’incontro che si è svolto per esaminare nel dettaglio la proposta del Comune, il Procuratore ha elogiato l’iniziativa e ne ha sottolineato il forte valore morale, sebbene in merito alla sua fattibilità potrebbero esserci delle difficoltà sotto il profilo giuridico considerata l’esistenza di una giurisprudenza contraria e che potrebbe essere seguita nel corso dei processi. Ciononostante il Procuratore si è impegnato a fornire totale collaborazione al fine di rendere possibile un’azione efficace e tempestiva da parte del Comune su questo delicato tipo di reati e costituirsi così parte civile nei processi per stupro.

“Grazie all’impegno congiunto e ad una proficua collaborazione tra le istituzioni – commenta il Vice Sindaco – potremo dar seguito a questa iniziativa importante e necessaria per dare un segnale forte di condanna di fronte alle violenze contro le donne. Infatti la città potrà sostenere le vittime di questi odiosi reati anche durante il difficile iter del processo schierandosi al loro fianco nelle aule dei tribunali”.

“L’attenzione dedicata a questi reati – prosegue De Corato – da parte degli organi giudiziari milanesi, anche grazie all’impegno di uno specifico pool competente, e una mirata attività investigativa hanno permesso di assicurare alla giustizia molti responsabili degli stupri. Questo incontro con la Procura rappresenta un primo importante passo per far sì che, grazie alla fermezza nei confronti degli stupratori di qualsiasi etnia e nazionalità, e alla solidarietà per le vittime, non si abbassi mai la guardia di fronte a queste ignobili violenze”.

4/21/2006

ENRICO PEDENOVI

QUI FU ASSASSINATO IL 29 APRILE DEL 1976
DALLA MANO ARMATA DI UN COMMANDO

DI TERRORISTI DI PRIMA LINEA
L’AVV. ENRICO PEDENOVI

CONSIGLIERE PROVINCIALE
DEL MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO
MILANO, 29 APRILE 2006

Questa targa, a distanza di trent'anni,
ancora suscita clamore
a causa di persone vigliacche e rancorose.

4/20/2006

MENS SANA IN CORPORE SANO: IL RUGBY

"Je ne suis pas trop en mesure de dire pourquoi j'ai préféré le rugby aux autres sports. Toujours est-il que j'ai trouvé dans le rugby une solidarité, une joie de vivre sur et hors du terrain, une manière de vivre pleinement qui me font y trouver un facteur d'équilibre pour l'ensemble de mon existence."
La sua immagine, almeno qui da noi, in Italia, è quella del fango, dove uomini resi quasi irriconoscibili, si danno battaglia contendendosi un pallone ovale, vischioso e imprendibile, che nessuno da fuori riesce a vedere. Eppure questo sport vanta remote origini nobili, perché nato in uno dei più aristocratici college inglesi, quello di Rugby appunto, che gli ha dato il nome, quando il giovane studente William Ellis, durante una partita di calcio disputata nel 1845, decise all'improvviso di afferrare il pallone con le mani (allora era ancora rotondo, ovviamente) e di partire come un razzo verso l'opposta linea di fondo. Ed è anche spettacolo! Ma soprattutto è disciplina dura e virile, che richiede doti di coraggio, generosità, abnegazione, altruismo e sacrificio....

4/19/2006

IL PETROLIO IMPENNA: GREENPEACE, SI' AL NUCLEARE

«All’inizio degli anni ’70, quando ho contribuito a fondare Greenpeace, credevo che l’energia nucleare fosse sinonimo di olocausto nucleare».
Lo ha scritto sul Washington Post Patrick Moore, e ha spaccato il mondo ecologista americano.
Perché lo storico esponente verde spiega che «a distanza di trent’anni, il mio punto di vista è cambiato e ritengo che gli ambientalisti dovrebbero aggiornare il loro. Perché il nucleare potrebbe essere la sola fonte energetica in grado di salvare il nostro pianeta dal disastro.»

FINALMENTE.

4/18/2006

IL COMPLESSO DEL GIUDIZIO ESTERO 2


Financial Time: MALE VITTORIA DI MISURA, RISCHIO USCITA DALL'EURO
''La vittoria elettorale di stretta misura dell'alleanza di centrosinistra di Romano Prodi è il peggiore risultato immaginabile per la possibilità dell'Italia di rimanere nell'eurozona oltre il 2015. Mi aspetto che gli investitori internazionali comincino a speculare sulla partecipazione dell'Italia all'euro già durante la vita del governo Prodi''. Lo scrive nel suo commento settimanale l'editorialista del Financial Times Wolfgang Munchau.
Secondo il Finacial Times in discussione non è ''l'impegno politico di Prodi nei confronti dell'euro''. Il problema sono ''le circostanze economiche che potrebbero obbligare un governo a prendere decisioni impensabili fino al momento in cui non diventano inevitabili''.
''Tutti sappiamo che l'economia italiana ha guai profondi. Ma è importante ricordare che i problemi dell'Italia sono diversi da quelli di Francia e Germania. Molte economie continentali soffrono di crescita bassa e alta disoccupazione. Anche l'Italia soffre di crescita bassa, sebbene la creazione di posti di lavoro sia stata eccezionalmente buona. Il problema dell'Italia è non essere pronta a vivere nell'unione monetaria''.
L'editorialista rileva inoltre che ''sin dal lancio dell'euro nel 1999, l'Italia ha avuto un massiccio apprezzamento del suo reale tasso di cambio. Il costo del lavoro unitario è cresciuto del 20% rispetto a quello della Germania'' e inoltre l'Italia ha ''un problema di competitività di prezzi in molti settori economici. Un programma sensato di riforme economiche dovrebbe concentrarsi sul sistema di contrattazione salariare e sulla regolamentazione del mercato di prodotti e servizi''.
Secondo Financial Times, ''Prodi offre il genere sbagliato di riforme già fallite in altri paesi europei'' e la ristretta maggioranza su cui poggia la sua coalizione al Senato ''potrebbe non consentirgli di attuare il già insufficiente programma''.
''Se l'Italia continua a perdere competitività macroeconomica, un movimento politico populista potrebbe emergere con in programma il ritiro dell'euro'', scrive il Financial Times chiedendosi cosa accadrebbe con il ritorno alla lira del debito pubblico principalmente in euro ''che adesso è al 106,5% del Pil''. ''L'Italia quasi certamente non sarebbe in grado di ripagare in pieno agli investitori le sue obbligazioni. Dovrebbe o riportare questi debiti in lira ad un tasso di cambio non favorevole agli investitori o dichiararsi inadempiente''.
''Da un punto di vista degli investitori, il ritiro italiano dall'eurozona sarebbe equivalente a inadempienza a stato sovrano''.
''Date queste prospettive, perchè - si chiede ancora Financial Times - i mercati finanziari non stanno speculando ancora su tale evento?''. Il giornale individua tre fattori per l'ottimismo di mercati. ''Il primo è che l'Italia sia effettivamente intrappolata all'interno dell'eurozona in quanto lasciarla non risolverebbe nessun problema economico. Questo argomento ignora il fatto che l'inadempienza è di solito conseguenza del panico e non di una scelta razionale. Il secondo è la convinzione che la Banca Centrale Europea interverrebbe per salvare uno stato membro inadempiente. Questo punto di vista potrebbe sottovalutare la fermezza della Bce a osservare la sua regola di non salvataggio in casi del genere. Il terzo è che, anche nel peggiore degli scenari, è ancora altamente improbabile che l'inadempienza subentri durante la durata di un titolo di stato a dieci anni''.
''Questo argomento offre - continua il commento - la spiegazione più plausibile al fatto che i mercati non hanno messo un premio di rischio più alto sui titoli di stato italiani. Spiega anche perchè il mercato dei titoli pubblici sia notoriamente un cattivo indicatore anticipato del rischio di default''.

4/14/2006

LA STORIA SIAMO NOI 2

ARRESTATO PROVENZANO

CORLEONE (PALERMO) - Il padrino mafioso più ricercato in Italia e in Europa per 43 anni, Bernardo Provenzano, 73 anni, erede di Luciano Liggio e compare di Totò Riina, è stato preso da una trentina di poliziotti alle 11,10 di oggi con un blitz improvviso in una masseria che dista solo tre chilometri dalla casa dove abitano la moglie e i figli. Agenti dello Sco e della squadra mobile palermitana, dopo un lavoro di intelligence durato mesi, ma che ha radici ben più lontane, hanno, con un' intuizione formidabile, capito che i pacchi che venivano consegnati dai familiari del latitante ad altri uomini dell' entourage mafioso corleonese con vestiti e altri generi di necessità finivano in quella casa con annesso ovile, magazzino e stanza per la produzione di ricotta e tuma con grani di pepe nero. E così gli agenti, di notte, con travestimenti perfetti, hanno piazzato microfoni a distanza, telecamere potenti e hanno sorvegliato la masseria. Piccoli indizi, come un' antenna televisiva montata in una casa che sembrava disabitata, hanno rafforzato la tesi investigativa: fino a stamani, quando il gruppo di poliziotti guidato da Renato Cortese ha stretto l' assedio e ha fatto irruzione in quella casa di contrada Montagna dei cavalli e ha arrestato il piu' famoso latitante mafioso del mondo.Un vecchietto curvo, con giubbotto, pantaloni larghi e un fazzoletto attorno alla gola, un paio d'occhiali con montatura leggera dorata retti dietro al collo da una cordicella: e' questo l' uomo che gli agenti si sono trovati davanti e che poi hanno portato in questura dove c'erano centinaia di poliziotti e di persone ad attendere l'arrivo del boss. Provenzano non ha parlato, ma ha chiesto ai poliziotti solo di poter fare più tardi un' iniezione.
''Bastardo'', ''assassino'', ha gridato la folla quando Provenzano è stato fatto scendere dall' auto di fronte al cortile della squadra mobile ed è stato accompagnato negli uffici. Hanno applaudito gli stessi poliziotti, che poi hanno pianto e si sono abbracciati, lasciando cadere una tensione che durava da anni. La gioia è stata rotta dall' emozione e dal ricordo per le tante vittime di Cosa nostra. Ma l' operazione è ancora in corso ''e sicuramente avremo altri arresti anche interessanti'', ha detto il direttore della Direzione anticrimine centrale Nicola Cavaliere, aggiungendo di sperare che ''già in nottata qualcosa si muova''. ''Ci siamo tolti un grande peso'', ha ammesso il capo della Polizia, Gianni De Gennaro, aggiungendo che ''l'arresto è stato frutto di un gioco di squadra, anche se poi il gol l'ha segnato qualche giocatore della Polizia''. ''Nel gioco di squadra si sa - ha spiegato - poi c'e' chi si trova a segnare il gol, ma il sentimento di base è la soddisfazione di poter dire che abbiamo giocato una buona partita''. Quella di oggi ''è una delle più belle'' giornate da ministro dell'Interno''. Ha invece detto il ministro Giuseppe Pisanu. ''Una delle più belle - ha aggiunto - dopo l'arresto degli assassini di Biagi e D'Antona''.
''Farò di tutto per evitare guerre interne a Cosa Nostra dopo la cattura di Bernardo Provenzano'', ha detto il procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso. ''Su tutto il materiale trovato oggi - ha aggiunto Grasso - saranno svolte indagini per capire le nuove dinamiche di Cosa Nostra. Non appena il vertice viene decapitato l'organizzazione subisce un colpo, ma presto il vuoto sarà colmato, bisogna quindi insistere nel contrasto a questo fenomeno''. ANSA dell' 11/04/2006 21:07

LA STORIA SIAMO NOI

IL FATTO
Qualcuno vuole fermare una realtà vivace,GIOVANE,
progettata dalla diocesi, che ha «osato»
porsi al di fuori dell’economia inquinata della zona

Locri, una cooperativaspaventa i poteri oscuri
Il progetto Policoro finito nel mirino di 'ndrangheta
e massoneria deviata.
Sabotaggi e intimidazioni all’azienda agricola
che ha rotto il meccanismo dell’illegalità,
assumendo anche figli di mafiosi.

"Una lunga catena di morte, 26 omicidi di mafia, avvolge da due anni e mezzo la Locride. Il più famoso dei quali, l'uccisione il 16 ottobre 2005 in pieno centro a Locri del vicepresidente del consiglio regionale Francesco Fortugno, provocò una rivolta giovanile......"
leggi avvenire

PERCHE' IL SOLE SPLENDA A PASQUA!


ADERIAMO ALL'APPELLO
di Alleanza Nazionale affinché siano ricontati
con scrupolo i voti delle elezioni politiche.
Centiania di migliaia
sono le schede bianche, nulle e contestate.
VIGILIAMO anhe noi
affinchè la maggioranza politica alla Camera dei Deputati
e al Senato della Repubblica sia certa
sottoscriviamo questo appello alle Istituzioni:

LA CIVILTA' MODERNA

In Gran Bretagna: 40enne morta da 2 anni davanti alla tv, trovata scheletro
Lo scheletro di una donna di 40 anni morta nel dicembre del 2003 è stato trovato in un appartamento di Londra, circondato da regali di Natale e con la televisione ancora accesa.
La macabra scoperta, riferita dal "London Evening Standard", è stata fatta a gennaio di quest'anno dagli amministratori del condominio dove la donna, Joice Vicent, viveva.
Gli uomini erano andati a sfrattarla per non aver pagato l'affitto.
Secondo i primi risultati dell'inchiesta la donna sarebbe morta per cause naturali nel Natale di due anni fa. Da allora il suo corpo è rimasto nel soggiorno della casa senza che nessuno lo scoprisse. Il riscaldamento era ancora in funzione e in cucina la polizia ha trovato in una bacinella il bucato pulito pronto per essere steso ad asciugare.
(TGcom del 13.04.06)

4/13/2006

IL COMPLESSO DEL GIUDIZIO ESTERO

Bene...non mi resta che rispettare e fidarmi del responso elettorale,
augurandomi che i motivi che hanno spinto gli elettori di centrosinistra ad affidare l'Italia al Professore abbiano ragione. E che i nuovi governanti mi smentiscano con i fatti. Costruendo e non distruggendo le riforme attuate fino ad oggi....Sebbene i recenti fatti di cronaca abbiano già cominciato ad intaccare questa mia speranza....

A proposito del complesso estero e di quanto sia sensato fidarsi del giudizio della stampa estera ed accettare a orecchie basse che all'estero ridono di noi...eccovi il "Verbo" , il giornale che alcuni hanno ripetutamente tirato in ballo per confutare le proprie convinzioni, THE ECONOMIST, il giorno dopo:

Global AgendaLatest news analysis: Prodi's a paper-thin victory
Apr 12th 2006Romano Prodi has won Italy's election by the tightest possible margin, claiming both houses of parliament. But Silvio Berlusconi, the outgoing prime minister, is unwilling to accept it. The tight result suggests Mr Prodi is in no position to pursue economic reforms that the country urgently needs ...[
http://www.economist.com/index.html]

SORPRESA: la vittoria sottile come la carta di Prodi avrà come unica priorità quella di tenere unito il gruppo dal momento che il Prof dipenderà dal sostegno dei partiti di estrema sinistra, specialmente Bertinotti che non ha mai fatto mistero di essere totalmente contrario a riforme su grandi scala delle quali l'economia italiana ha un gran bisogno.

D'ALTRA PARTE LA SCELTA ELETTORALE DEL NORD ITALIA NE E' UNA LAMPANTE TESTIMONIANZA.

Comunque, tranquilli, non è il solo Economist ad aver lanciato il contrordine:
gli fanno compagnia il Times (che si accorge ora del prodiano intento di rovesciare la Legge Biagi), il Financial Time, Le Monde (che scopre un Prodi servato...e scialbo), la tedesca "Sueddeutsche Zeitung,vicina alle posizioni socialdemocratiche (che commenta l'amara vittoria di Prodi che dovrà governare un paese diviso) e El Pais che osserva che il Paese appare diviso e paralizzato e che, essendosi il voto in una sorta di plebiscito sul Cavaliere, il risultato non è conclusivo.

Hanno forse smesso di ridere di noi???
Chissà: forse i due nostri neo depuati del post "Venti di cambiamento 3" potranno confutare con le loro rispettive biografie questo triste fatto.

VENTI DI CAMBIAMENTO 4

ELEZIONI/ PM: LE SCHEDE TROVATE A ROMA ERANO VOTATE
Roma, 12 apr. (Apcom) - Le oltre 200 schede elettorali ritrovate in uno scatolone accanto ad un cassonetto nella zona della Tuscolana erano votate. Questo è quanto si apprende alla Procura di Roma. Al momento non si troverebbe il verbale che "accompagnava" le stesse schede. Risulta invece regolarmente consegnato l'altro verbale che va portato in Prefettura. Lo scrutinio dovrebbe essere avvenuto in modo regolare - si spiega - in ogni caso verranno fatte tutte le verifiche su aspetti più o meno chiari. La Digos della Polizia invierà entro la mattinata un primo rapporto al Pm Adelchi D'Ippolito che al procuratore capo Giovanni Ferrara. (Segue)

VENTI DI CAMBIAMENTO 3














Francesco Caruso e Vladimir Luxuria, neo deputati

4/12/2006

LA SOSTANZA DEL FUTURO "LEADER"

A proposito della tanto sbandierata felicità di cui gli Italiani avrebbero bisogno
secondo la Neo Mary Poppins PRODIana ....
e su come il "nostro" futuro leader" vorrebbe conseguirla...
dopo aver tanto sbandierato nei dibattiti televisivi che "occorre parlare, instaurare un dialogo" ( ...amen!)

riporto una lucida analisi fatta oggi dal Direttore del Secolo d'Italia, Flavia Perina :

IL PROF INGANNA ANCHE I SUOI
Il mantra del premier virtuale
Incapace di uscire dalla realtà fantastica di cui è prigioniero insieme alla sua intera coalizione,Romano Prodi è andato avanti ieri con il suo play-game che dopo l’incoronazione virtuale dei sondaggi, la vittoria virtuale degli exit poll, la festa virtuale in piazza Santissimi Apostoli,prevedeva l’autoproclamazione a premier virtuale. Inutilmente il Paese reale ha cercatodi riportare il Professore allo stato delle cose. Il presidente Ciampi, al telefono, gli ha detto chiaroe tondo che non intende assegnargli l’incarico. Il ministro Pisanu ha formalmente ricordatoche i dati sono provvisori e non ufficiali, che ci sono un milione di voti non validi, di cui la metàsono schede “nulle” e circa 40mila non assegnate per contestazioni varie. I suoi alleati piùprudenti hanno evidenziato le difficoltà di gestire una situazione di sostanziale pareggio, conuna maggioranza sottile come un foglio di carta velina al Senato, dove in numeri assoluti la Cdlha quattrocentomila voti in più. Niente. Come un adolescente davanti a un videogioco, Prodinon ha dubbi, non ha incertezze, non ha bisogno di consultarsi con nessuno. Ieri, mentre gliesploratori diessini facevano cauti sondaggi sulla possibilità di trattare sugli incarichi istituzionali,ha annunciato che governerà cinque anni prendendosi tutto, «come stabilito dal programma», e ha avuto pure il coraggio di sollecitare una telefonata di auguri da parte di Berlusconi invitando l’opposizione «a essere costruttiva». Così, il surreale lunedì della stravittoria si è declinato nelkafkiano martedì del superpremier: altrettanto fantomatico, irreale, avulso da ogni dato concreto,perché con le somme dei verbali ancora da fare e solo 25mila voti di scarto un “leader serio” aspetta gli eventi e si attacca al telefono più che ai microfoni di piazza. Se ci chiamassimo Bocca, o Scalfari, o Maltese, avremmo già scritto che Prodi tenta il golpe: solo negli Stati africani onelle repubbliche delle banane tanto citate da Travaglio, un candidato con lo zero virgola di maggioranza si autoproclama vincitore prima ancora che i risultati siano convalidati. Ma abbiamo conservato il senso delle proporzioni, e sappiamo bene che l’arroganza del Professore è la mascheradella sconfitta politica e persino umana della classe dirigente dell’Ulivo che ha perso il referendumcontro Berlusconi e pure la scommessa sul futuro partito democratico, affondata dal successodelle ali estreme, di Rifondazione al 7,2 e del Pdci al 4,2, che consegnano quasi un terzodei seggi ai pasdaran della coalizione. Prodi è rimasto triturato dal voto, non potrà governare, e neidue mesi che lo separano dall’investitura vera (ammesso che risulti davvero primo) cuocerà afuoco lento tra gli ultimatum della sua armata Brancaleone su tutto: incarichi, ministeri, provvedimenti dei primi cento giorni. È per nascondere tutto questo che ha costruito il suo trionfo di cartone. Ma c’è anche altro, e lo ha rivelato la faccia di gesso di Fassino durante i finti festeggiamenti della notte elettorale. Senza quei brindisi e quegli abbracci la leadershipdell’Unione oggi si sarebbe trovata alla sbarra in una sorta di processo popolare, da partedei suoi stessi dirigenti intermedi, come avvenne nel 2001. Capi di imputazione: irresolutezza, scelta sbagliata del leader, mancanza di coraggio nel proporre il listone unitario anche al Senato, errori nelle candidature, nel programma-fiume, nella comunicazione sul fisco e sulle tasse. Tutti temi comunque emersi ieri nelle pieghe del dibattito. Il problema è stato risolto dando al popolo della sinistra quello che da cinque anni gli era stato promesso, cioè una gran festa per la cacciata delCavaliere. E il mantra intonato ieri per tutta la giornata – «Abbiamo una maggioranza solida, si puògovernare» – appartiene alla stessa categoria illusionistica, qualcosa a metà tra gli annunci sovieticisul successo dei piani quinquennali mentre le campagne morivano di fame e i proclami chedeificavano Kim Il Sung. Contenti loro, per carità. Ma non si guida un Paese diviso in duecon l’arroganza e le tecniche manipolatorie e non si tiene insieme una coalizione imbrogliandola sulsenso delle cose. Magari, alla fine, vinceranno pure. Ma sul fatto che governino, abbiamo dubbi più che ragionevoli.


Mi spiace deluderla, caro Prof.,
ma "con un poco di zucchero la pillola NON andrà giù!"

VENTI DI CAMBIAMENTO 2

4/11/2006

UN PAESE SPACCATO IN DUE

Smentiti sondaggi, exit poll (l'esito dei polli) e grandi giornali, nonchè "illustri" direttori che hanno preso un'innegabile cantonata. Le urne ridimensionano il Prof e rilanciano il centrodestra. Risultati sul filo del rasoio. Il sorpasso del centrodestra dopo le prime ore in cui l'opposizione era data per vincente. In base ai dati definitivi al Senato la Cdl ottiene 155 seggi contro i 154 dell'Unione (che conta 350mila voti in meno). Mentre alla Camera la maggioranza è del centrosinistra per soli 25.224 voti. Affluenza record: 83,6% contro l'81,4% del 2001. Forza Italia si conferma primo partito (con il 24% delle preferenze). Nel centrodestra An al 12,3%, Udc al 6,7%, Lega Nord al 4,4%, Democratici cristiani-Nuovo Psi (0,55%), Alternativa sociale 0,6%, Fiamma Tricolore 0,6%. L'Ulivo (Unione+Margherita) al 31,95% alla Camera. Al Senato, Ds al 17,5%, Margherita (10,7%), Rifondazione comunista (7,3%), Insieme con l'Unione (4,1%), Italia dei Valori (2,8%), Rosa nel pugno (2,4%), Udeur (1,3%).
Pur nell'attuale incerta attesa dell'eventuale "vincitore", emerge un'unica indiscutibile certezza:
questa nuova legge elettorale va cambiata.

4/10/2006

GIORNATA MONDIALE CONTRO L'EMOFILIA


http://www.fedemo.it/gmond/2006/gmond06.htm

per creare consapevolezza sulla giornata mondiale dell'emofilia

PERCHE' VOTARE CENTRODESTRA

“Non uno Stato che regoli e domini tutto è ciò che ci occorre, ma invece uno Stato che generosamente riconosca e sostenga, nella linea del principio di sussidiarietà, le iniziative che sorgono dalle diverse forze sociali e uniscono spontaneità e vicinanza agli uomini bisognosi di aiuto” [Papa Benedetto XVI, enciclica Deus caritas est]

Certamente l’attuale Governo non ha ancora raggiunto tutti i risultati che si prefiggeva, tuttavia una cosa è certa: l’azione del centrodestra non ha l’intenzione di bloccare la libertà e la responsabilità dei singoli, la ripresa della piccola e media impresa e il riorganizzarsidella società dal basso per rispondere ai propri bisogni. L’attuale maggioranza, se non favorisce, tuttavia non penalizza il rilancio di un’educazione da parte di gruppi e settori sociali che credono nel valore della persona e che scommettono sulla sua libertà.

La riforma del mercato del lavoro, le politiche per i distretti, la legge sull’impresa sociale, il “più dai meno versi” e il cinque per mille per non profit e ricerca sono segnali di una giusta direzione.

La prospettiva di un rinnovato sviluppo e di una reale solidarietà sta nella capacità dei cittadini italiani di riprendere vigore e forza ideale, ridando vita a una tradizione in cui la persona e le realtà associative siano protagoniste.

VENTI DI CAMBIAMENTO


ANSA) - AMELIA (TERNI), 9 APR
Ieri in un seggio di una scuola di Fornole (Amelia),
il presidente della sezione avrebbe deciso di togliere il crocifisso dal muro.
La sua decisione ha causato le immediate proteste
di alcuni rappresentanti dei partiti di centrodestra impegnati nello stesso seggio.
Sono stati gli agenti della GdF ad avvertire del fatto i carabinieri di Amelia, che in tarda mattinata hanno compiuto un sopralluogo.
Il crocifisso, al momento, non è stato ancora ricollocato al suo posto.

4/08/2006

SENZA PAROLE

(ANSA) - PALERMO, 7 APR -
I carabinieri di Agrigento hanno arrestato Gianluca Bongiovanni,
l'uomo che nel 2000 violentò una ragazza insieme a Mario Alessi.
L'uomo deve scontare una condanna a sei anni confermata in appello e divenuta definitiva nel 2004.
L'imputato, a differenza di Alessi non ha fatto ricorso per Cassazione: per lui, dunque,
la pena è esecutiva già da due anni.
Intanto Alessi ha ribadito al suo avvocato
di non essere stato lui a uccidere il piccolo Tommaso.

ANDIAMO A VOTARE

Errare è umano, perseverare diabolico...

Un promemoria dalle passate elezioni europee,
per poter scegliere il 9 e il 10 aprile:



Per governare un Paese occorrono concordia
e comunità di intenti e di valori.

E specialmente uomini intelettualmente onesti
che garantiscano stabilità.



4/06/2006

LO STRANO SENSO DELLA PAROLA "LAVORO"

Il lavoro da antico mezzo per nobilitare l'uomo
è diventato oggi lui stesso il fine.
Se si ha un lavoro importante, si è importanti.
Se si guadagna bene, allora si è valide persone.
Il giudizio del valore umano si è spostato
dall'essere all'avere
o peggio all'apparire.