5/30/2008

Milano egli scavi per box e parcheggi

PARCHEGGI RESIDENZIALI, PRONTA NUOVA CONVENZIONE. SIMINI: “NUOVE REGOLE CHE TUTELANO TUTTI” Milano, 28 maggio 2008 – È pronta la nuova convenzione per la realizzazione di parcheggi sotterranei privati per residenti, valida per i bandi in corso. “Sono regole che tutelano tutti, perché danno risposte a molte domande sollevate negli ultimi tempi dai cittadini, sia acquirenti o anche semplicemente residenti del quartiere interessato, e che aiutano gli operatori e l’Amministrazione a svolgere al meglio il compito di realizzare il piano parcheggi”, ha spiegato l’assessore comunale ai Lavori Pubblici e Infrastrutture Bruno Simini. “Tutte le migliorie che abbiamo apportato alla nuova convenzione partono dall’esperienza che lo sviluppo del piano continua a trasmetterci”, ha proseguito. “L’esperienza ci ha permesso quindi di disegnare una nuova convenzione, definendo nuove regole che hanno obiettivi chiari: garantire il massimo della qualità delle realizzazioni; comprimere e rispettare i tempi dei lavori; evitare, fino ad annullare, attraverso queste regole, le ipotesi di contenzioso sul territorio; coinvolgere attivamente i cittadini intorno ai progetti, dall’informazione rivolta a chi vuol conoscere le trasformazioni della città, al rendere partecipe fattivamente chi è interessato all’acquisto di box; ridurre il più possibile i disagi per i cittadini e per i commercianti”. “Voglio sottolineare – ha spiegato l’assessore - che l’interesse pubblico del Comune a cedere le aree ai privati per novant’anni è nel colmare un deficit di oltre 60.000 posti auto, che costringe sistematicamente gli automobilisti, a dispetto di qualsiasi buona volontà, a parcheggiare dove non è consentito: sui marciapiedi, sulle aiuole, in doppia fila, sui passi carrai o sulle strisce pedonali, impedendo così il più delle volte il passaggio a tutti, ma in particolar modo alle fasce più deboli, a disabili, carrozzine e anziani, con grandissimi rischi anche per la sicurezza”.“Il sottosuolo – ha concluso Simini – è l’unica risorsa seria che abbiamo per riappropriarci di spazi vitali e realizzare quello che i cittadini desiderano: strade sicure, aria non inquinata, verde, piste ciclabili, spazi per i bambini più puliti e soprattutto meno auto”.

5/28/2008

Le foto e la vita privata

LE FOTOGRAFIE ESEGUITE IN VIOLAZIONE DEL DIRITTO ALLA RISERVATEZZA POSSONO ESSERE SOTTOPOSTE A SEQUESTRO PENALE come corpo di reato (Cassazione Sezione Quinta Penale n. 17408 del 29 aprile 2008, Pres. Nardi, Rel. Carrozza): "Non possono farsi rientrare tra gli stampati e le copie di quotidiani o di giornali periodici, le fotografie ritraenti atteggiamenti della vita privata ottenute con una condotta costituente reato, mediante intrusione in luoghi di privata dimora con mezzi tecnici particolari, perché esse non attengono alla manifestazione del pensiero, non trasmettono idee; e quelle per le quali è stato disposto il sequestro sono fotografie, ritraenti aspetti di vita privata che si svolgeva nelle appartenenze del proprio domicilio, esegu ite mediante intrusione in questo con mezzi tecnici particolari, contro la volontà di chi aveva lo jus excludendi. Anche la Corte Europea - ha ricordato la Cassazione - ha ritenuto che la disposizione convenzionale relativa al rispetto della vita privata copra anche le immagini; anzi, da questo punto di vista la tutela deve essere maggiore perché non si tratta di veicolare al pubblico "idee", ma immagini che contengono "informazioni molto personali". Ugualmente deve affermarsi nel caso di specie - ha concluso la Corte - tanto più che le fotografie, non solo rappresentano aspetti di vita all'interno di appartenenze di dimora privata, ma sono anche il risultato di intrusione nel domicilio altrui, in modo da costituire l'ipotizzato reato di cui all'art. 615 bis c.p. e in modo da violare anche il codice deontologico nell'attività giornalistica, che prescrive l'uso corretto di tecniche invasive; pertanto, non potendo rientrare le fotografie in questione nel concetto di stampa o d i stampato, per esse non vige il divieto di sequestro".

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Polizia “verde” a tutela dell’ambiente urbano

A Nizza nasce la “polizia verde”, una nuova sezione della polizia municipale che dovrà assicurare la protezione e la pulizia dell’ambiente nella città: il nuovo corpo di polizia consentirà di affrontare il degrado ambientale che condiziona la qualità della vita, dai rumori molesti, ai manifesti abusivi, ai cani pericolosi, ai graffiti, ai depositi illegali di immondizia. Le prime settimane di lavoro della polizia verde saranno caratterizzate da un’azione di tipo preventivo mentre in seguito potranno essere imposte multe fino a 450 euro a seconda dell’infrazione contestata. I poliziotti “verdi” non avranno un ruolo esclusivamente repressivo, ha specificato il sindaco di Nizza Christian Estrosi, ma gli agenti avranno anche il ruolo di consigliare i cittadini educandoli ad un maggior rispetto dell’ambiente. Un simile corpo di polizia “verde” è già operativo in diverse città europee.

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5/20/2008

Un interessante pdv, scritto da un uomo, su donne e potere

Anche nel quarto governo Berlusconi, più o meno come nell'ultimo governo Prodi, le donne non conteranno molto più di nulla ....il potere, del resto, non viene concesso o elargito .... finché non ci sarà un'alleanza vera - nel Paese tra elette ed elettrici prima, nel Palazzo poi - le donne in politica resteranno fatalmente "le donne del capo" o "bambine da svezzare".





5/13/2008

Vi aspetto al Circolo della Stampa, venerdì prossimo!

Carissime, Carissimi,
il 22 maggio di vent' anni fa moriva Giorgio Almirante e tuttavia l'attualità dei suoi discorsi è oggi più che mai evidente. Ne discuteremo insieme a Franco Servello, Cristiana Muscardini, Carlo Borsani, Gennaro Malgieri, Ignazio La Russa, Salvatore Tatarella, Alfredo Mantica e Donna Assunta venerdì 16 maggio, ore 16.30, al Circolo della Stampa di Milano (Corso Venezia 16). Vi prego di intervenire numerosi e di passare parola.