1/28/2009

Malpensa e Linate travolte da Alitalia: cosa ne pensate?

Vorrei che mi rispondeste chiaramente su cosa ne pensate sulla questione che nasce dalla crisi di Alitalia e che vede coinvolti il destino dei nostri aeroporti, Malpensa e Linate. E, di conseguenza, come un domino, tutta l'economia lombarda e milanese.

Linate deve essere fortemente ridimensionato?
Quale dev'essere l'hub aeroportuale italiano?
Sapete cos'è un hub?
Quali sono le vostre opinioni?
Avete delle proposte?

1/14/2009

La metro del sabato sera

Il sabato notte le tre linee rimarranno in servizio sino alle 2 di notte. Prosegue per tutto il 2009 il prolungamento dell'orario utilizzato lo scorso hanno da oltre 132mila passeggeri. La metropolitana sarà in funzione tutti i sabato sera fino alle 2.00 su tutta la tratta delle linee 1 e 3 e sul percorso urbano da Abbiategrasso a Cascina Gobba della linea 2.

12/29/2008

CONTRO LE FUGHE DI GAS BASTANO 5 EURO

Il monossido di carbonio è ancora un incubo per centinaia di migliaia di famiglie italiane. Purtroppo la cronaca registra, ogni settimana, tragedie dovute a perdite di gas, molto spesso causate da impianti di riscaldamento difettosi o mai controllati. Per evitare questo tipo di nelle 84 Farmacie Comunali milanesi è in vendita a prezzo scontato un dispositivo di sicurezza che serve a rilevare la presenza di monossido di carbonio nell’aria al prezzo imposto di 5 euro (anziché 7) e rimarrà in vendita allo stesso costo fino al 31 marzo 2009. Il dispositivo si chiama “Segnale Sicuro” e consiste in una piastrina adesiva di 5 x 5 cm da collocare vicino alla fonte di emissione di calore (stufe, caldaie, caminetti, scaldabagni, cucine e canne fumarie) con un rilevatore arancione che cambia colore (diventa nero) se la concentrazione di monossido di carbonio supera i limiti di sicurezza. Il dispositivo va sostituito dopo circa tre mesi, quando diventa di colore bianco.

12/23/2008

Tanti cari auguri a tutti!

Quest'anno per augurare un BUON NATALE all'insegna della tradizione e un DUEMILANOVE che faccia dimenticare il 2008, ho scelto un passaggio del Discorso della montagna dal Vangelo secondo Luca. Cari auguri a TUTTI!
Benedetta

Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C`era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo ed esser guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi, venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti. Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva: "Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete. Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v`insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell`uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione. Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete. Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti. Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l`altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dá a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell`Altissimo; perché egli è benevolo verso gl`ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio".

12/11/2008

NEVICATA: IL NUMERO VERDE AMSA

IN CASO DI PROBLEMI A CAUSA DELLA NEVE, POTETE CHIAMARE IL NUMERO VERDE AMSA 800.33.22.99 E l’INFOLINE DEL COMUNE DI MILANO 02.02.02.

11/27/2008

Luxuria & C: diamo loro una dignità

Un appello corale: lasciate A NOI DONNE IL FEMMINLE, AGLI UOMINI IL MASCHILE, AL RESTO IL NEUTRO. Così come insegna la nostra lingua madre, il latino! Per la pace di tutti.

Ora, che i nostri tempi siano spaventosamente cambiati, creando sempre più una confusione nei rispettivi ruoli, lo abbiamo capito.
La famiglia non esiste più.
Il rispetto tra uomo e donna...mhà...la "lotta" tra i due sessi risale ai tempi di Adamo ed Eva!
Ma Luxuria & C???? Questo proprio non lo accetto: non usate il femminile con loro!
Diamo anche a loro una dignità di genere. Ripristiniamo il neutro della nostra lingua madre, il latino. Così che anche loro possano manifestare apertamente quello che sono, senza nascondersi dietro identità femminili fasulle che - come più volte riportato dalla cronaca - hanno creato e creano confusioni che hanno portato in tribunale uomini veri - perchè nati tali -, per difendere la propria mascolinità ormai compromessa da un inganno.

11/05/2008

L'America non è un paese per vecchi

04.11.2008

Sen. Barack Obama - 47 ANNI - 44esimo Presidente degli Stati Uniti
"Hello, Chicago. If there is anyone out there who still doubts that America is a place where all things are possible, who still wonders if the dream of our founders is alive in our time, who still questions the power of our democracy, tonight is your answer..
.segue."

Sen. John McCain "Thank you. Thank you, my friends. Thank you for coming here on this beautiful Arizona evening. My friends, we have -- we have come to the end of a long journey. The American people have spoken, and they have spoken clearly. A little while ago, I had the honor of calling Sen. Barack Obama to congratulate him. To congratulate him on being elected the next president of the country that we both love....This is an historic election, and I recognize the special significance it has for African-Americans and for the special pride that must be theirs tonight..segue.."

Approfondisci qui: CNN

A elezione avvenuta, le borse sono risalite e il dollaro ha recuperato terreno sull'euro.
Qual è allora l'elemento chiave che ha spostato l'ago della bilancia? Il carisma del candidato eletto o la crisi economica?

10/29/2008

Decreto Gelmini: un falso sessantotto!

Non ritengo di dover aggiungere altro, se non segnalarvi l'articolo di Pansa pubblicato su Il Riformista di domenica 26 ottobre
"Ragazzi, non fatevi fregare!".

10/26/2008

Messa al campo X

Come tutti gli anni da allora
SABATO 1° NOVEMBRE - ORE 10
CAMPO X
CIMITERO MUSOCCO

10/11/2008

Superenalotto: una proposta indecente?! Devolviamolo allo Stato

Il Jacpot del superenalotto è arrivato a 80.000.000 di euro!
La febbre del gioco ha contagiato ormai tutti gli italiani - me compresa. Chi non vorrebbe tentare la fortuna con una giocata di soli 2€? Certo: 2€ ma per quane volte alla settimana?
Tuttavia...dopo un po' di considerazioni come:
- in genere, solo i paesi del terzo mondo vivono di lotterie
- ottantamilioni di euro per un singolo....
- il panorama economico mondiale e soprattutto nazionale non è certo dei migliori
- la gente non riesce ad arrivare alla fine del mese! (la cosiddetta crisi della quarta settimana..direi già della terza se non della seconda..cmq)
- la sfiducia della gente nel futuro e nella classe politica (cosa ben diversa dal concetto di politica)

Da qui nasce una proposta: devolviamo con un referendum gli OTTANTAMILIONI DI EURO alla Stato, così che possa realizzare politiche sociali che aiutino tutti.
Cosa ne pensate?

10/08/2008

Carlo Borsani:“AN lasci stare mio padre”

Carlo Borsani:“AN lasci stare mio padre”

Milano, 7 Ottobre 2008 – “Voglio innanzi tutto precisare che la frettolosa proposta avanzata da esponenti di AN di ricordare mio padre al Famedio non è stata richiesta dal sottoscritto – ha dichiarato Carlo Borsani, Presidente dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano e membro della Direzione Nazionale di Alleanza Nazionale -, ai quali pertanto chiedo di astenersi dall’intraprendere altre improvvide iniziative. Si sono, infatti, levate anche recentemente voci autorevoli dell’antifascismo, a partire dall’Ambasciatore Sergio Romano e da Giampaolo Pansa, che ne hanno ricordato con grande onestà intellettuale la figura e il contesto in cui venne barbaramente assassinato, sulla traccia dell’auspicio del Presidente emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, a costruire una memoria condivisa. E’ in quel contesto, dunque, che deve maturare la chiusura di una ferita che non è solo mia personale e della mia famiglia”
“Credo – conclude Carlo Borsani - che a mio padre, sicuramente fascista, vada riconosciuto il titolo di eroe non solo per il suo valore, la sua abnegazione e la sua generosità che gli meritarono come soldato, assieme alla perdita della vista, la Medaglia d’oro al valor militare ma, anche e soprattutto, per come seppe vivere gli ultimi tre anni della sua vita, fino al suo assassinio nell’aprile del 1945. Il suo tentativo, forse ingenuo, forse velleitario, ma altrettanto sincero e coraggioso, di impegnarsi per la pacificazione della sua generazione, lo portò, come ebbe modo di ricordare e testimoniare l’antifascista Carlo Silvestri, a battersi, da fascista, in più di un’occasione negli uffici delle SS e della polizia fascista per evitare le fucilazioni e le deportazioni di ebrei, di partigiani, di socialisti e comunisti, a rischio della propria personale incolumità.
Carlo Borsani
Direzione Nazionale di Alleanza Nazionale

9/15/2008

DA CARLO BORSANI

Carlo Borsani:"Sono un democratico doc, ma non posso dirmi antifascista"

Milano, 14 Settembre 2008
- Nel suo discorso, davanti ai giovani di AN, Il Presidente della Camera Gianfranco Fini, ha giustamente ricordato l'ex Presidente della Repubblica, Azeglio Ciampi, come un presidente particolarmente impegnato per la memoria condivisa. Chi è democratico, ha aggiunto Fini, cioè “si riconosce nei valori della libertà, dell'uguaglianza e della giustizia sociale è antifascista, ma non tutti gli antifascisti in Italia erano democratici”.
“Personalmente – sostiene Carlo Borsani, Presidente dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano e membro della Direzione Nazionale di Alleanza Nazionale - mi riconosco nei valori della libertà, dell’uguaglianza e della giustizia sociale, come molti miei amici ma avversari politici possono testimoniare, e sono impegnato con personalità antifasciste a collaborare per realizzare nel nostro Paese una memoria condivisa. Non riesco, tuttavia, non solo per le tragiche vicende della mia famiglia, a riconoscermi, tuttora, nell’odierno antifascismo strumentale. Finché tutte le forze rappresentative dell’antifascismo italiano non avranno pronunciato parole di netta di condanna, non solo verso le politiche e le ideologie di cui la sua componente antifascista antidemocratica era portatrice, ma anche verso i crimini di cui fu soggettivamente responsabile ed, in particolare, per i successivi, violenti silenzi, continuerò a non accettare il tentativo di costringermi a dichiararmi antifascista per dimostrare il mio essere libero e democratico. Il riferimento all’antifascismo non è scritto, neppure, nella Costituzione italiana, mentre nello statuto di AN si fa riferimento ai valori della libertà, dell’uguaglianza, della giustizia sociale e della democrazia. Hic manebimus optime”.

Carlo Borsani - Direzione Nazionale di Alleanza Nazionale

8/22/2008

Un'altra storia - 25aprile1945

VENTICINQUE APRILE - OMAGGIO A UN VINTO
Quattro persone delle più diverse provenienze si sono incontrate per lanciare un messaggio di grande significato in occasione dell’anniversario del 25 Aprile: una data che dovrebbe unire, ma divide ancora. L’ex sindaco di Milano Carlo Tognoli, socialista, Benedetta Borsani,esponente politica di An, Luciano Garibaldi giornalista e storico e Andrea G. Pinketts giallista. Assieme, hanno realizzato un libro che s’intitola «Un’altra storia». Edito da M&B Publishing (20144 Milano, via Solari 19, telefono 02-89423416, e-mail
mbpub@tin.it), 104 pagine, 11 euro, il libro è al tempo stesso la storia della Medaglia d’Oro al Valor Militare Carlo Borsani, trucidato dai partigiani comunisti a Milano il 29 aprile 1945, una esortazione a ripensare alla Liberazione per ripulirla una volta per tutte da coloro che l’hanno insozzata, la ricostruzione del conflitto tra i «buoni» e i «cattivi» di Salò, e, infine, una precisa e inequivocabile valutazione storica e culturale di ciò che fu, oltre sessant’anni fa, la guerra civile in Italia, valutazione fatta da uno dei più brillanti giallisti del panorama letterario italiano.

8/04/2008

Federalismo, riforma poco discussa

Corriere della Sera - 03.08.2008
UNA RIFORMA POCO DISCUSSA

Il paradosso del federalismo
di Angelo Panebianco


Non conosciamo ancora le sole cose che davvero contino in questa materia, e cioè i dettagli, ma siamo comunque abbastanza sicuri del fatto che stiamo per diventare (qualunque cosa ciò concretamente significhi) uno Stato «federale ». Dopo decenni di sforzi, alcuni coronati da successo e altri meno, di spostamento di poteri e competenze verso la periferia, Regioni e enti locali, sta per arrivare il «federalismo fiscale». Che del federalismo politico, almeno in linea di principio, è l'anima, la struttura portante. Lo reclama la Lega, lo hanno promesso Berlusconi e Tremonti, lo vogliono anche le Regioni e le amministrazioni locali, soprattutto del Nord, guidate dal centrosinistra.
Certo, saremo comunque uno Stato federale un po' strano, uno Stato federale con i prefetti: rimarremo, cioè, una mescolanza di vecchio centralismo napoleonico e di nuovo federalismo. Ma non c'è dubbio che se davvero arriverà il federalismo fiscale (se non sarà solo un bluff) la fisionomia del nostro sistema statale cambierà. Non subito, magari. Ma col tempo cambierà, e di parecchio. Però, c'è un però. Forse eravamo distratti quando la spiegazione è stata data ma non abbiamo ancora capito come la classe politica giustifichi di fronte al Paese una simile rivoluzione istituzionale e costituzionale. Non mi si fraintenda. Magari è un'idea eccellente (al Nord ne sembrano convinti quasi tutti, anche se poi, scavando un po', si scopre che ciascuno ha in mente un federalismo diverso da quello del suo vicino) ma bisognerà pur spiegarla al Paese, possibilmente andando al di là degli slogan e della propaganda di derivazione prevalentemente leghista. Per esempio: quale sarà l'utilità del federalismo fiscale, se c'è, per il Mezzogiorno? Mentre si prepara una rivoluzione istituzionale, almeno potenzialmente, di immensa portata, come il federalismo fiscale, il Sud è silente. Sembra che la sola preoccupazione della classe politica meridionale sia quella di assicurarsi «compensazioni» adeguate (la quota del gettito fiscale che le Regioni più ricche dovranno comunque trasferire, tramite lo Stato centrale, alle Regioni più povere). Tutto qui? Il Sud non ha altro da dire? Solo garantirsi di essere sussidiato per l'eternità? In epoche intellettualmente più felici per il Mezzogiorno è esistito un pensiero meridionalista di grande qualità e spessore che ha guardato anche al federalismo come a un possibile motore di sviluppo, a unmezzo di emancipazione economica e sociale. Di quell'epoca e di quel pensiero non è rimasto nulla? Oggi non sembra arrivare alcun contributo di idee e di proposte alla «impresa federalista» dal Mezzogiorno d'Italia. Il federalismo parla solo, o prevalentemente, con accenti e inflessioni del Nord. Forse è anche per questo che la classe politica ha qualche difficoltà a presentarlo come un grande progetto per il Paese nel suo insieme. L'assenza di spiegazioni articolate alimenta voci e chiacchiere. Come quella secondo cui solo con il federalismo fiscale si potranno ridurre le tasse. Questa, se permettete, è una bugia. Il livello di imposizione fiscale può benissimo scendere anche in uno Stato centralista. Anzi, col centralismo, di solito, è più facile decidere di ridurre la pressione fiscale. Il federalismo, per contro, può anche far lievitare, anziché contrarre, la spesa pubblica (rendendo così impossibile la riduzione delle imposte): perché, ad esempio, crescono i «costi di transazione», ossia i costi che dipendono dall'accrescimento dei livelli istituzionali e dalle aumentate negoziazioni fra Stato centrale, Regioni, enti locali. Ma, si dice, col federalismo fiscale, gli amministratori locali dovranno giustificare davanti ai loro elettori ogni tassa e la sua entità. E qui sorge un interrogativo che l'assenza di una discussione pubblica sul federalismo fiscale non aiuta a chiarire. Davvero le classi politiche locali, anche quelle del Nord (anche quelle leghiste), sono pronte a un simile salto nel buio?
Ha osservato giustamente Guido Tabellini (Il Sole 24 Ore, 31 luglio) che il federalismo fiscale può innescare comportamenti fiscali virtuosi solo a patto che si stabilisca un legame diretto fra spesa e prelievo: il politico locale sa che se non contiene le spese e le imposte pagherà un prezzo politico. Ciò è possibile solo se, trasferimenti perequativi dalle Regioni ricche a quelle povere a parte, i governi locali avranno ampi margini nelle scelte delle aliquote e le basi imponibili locali saranno ben visibili ai cittadini. Solo in quel caso l'aumento delle tasse, o la loro mancata riduzione, non verrà imputato dai cittadini allo Stato centrale ma agli amministratori regionali e locali. Veniamo da anni in cui le spese locali sono cresciute a dismisura perché ciò era nell'interesse di Comuni e Regioni (al Nord come al Sud): tanto, le tasse si pagavano prevalentemente al centro (allo Stato centrale) ed era solo sul centro che si scaricava quindi il malcontento.
Come la metterebbero Regioni e Comuni se, con un «vero» federalismo fiscale, la musica dovesse davvero cambiare? Non ne uscirebbero destabilizzate quasi tutte le amministrazioni regionali e locali attuali? Per esempio, è curioso il fatto che i leghisti vogliano più di tutti il federalismo fiscale e allo stesso tempo si oppongano (più o meno come si opponeva Rifondazione comunista nel passato governo Prodi) alla liberalizzazione dei servizi locali. Ma il federalismo (fiscale e non) non è per l'appunto voluto soprattutto al fine di favorire concorrenza, riduzione dei monopoli pubblici, comportamenti locali virtuosi? Urgono ragguagli sul perché stiamo per diventare uno Stato federale.

7/22/2008

Droga. Lettera aperta dell’assessore Landi ai genitori di Milano

Milano, 21 luglio 2008 - Dopo la morte della sedicenne di Rovigo, l’assessore alla Salute del Comune di Milano, Giampaolo Landi di Chiavenna, scrive una lettera aperta ai genitori.
“Si chiamava Nicole. Aveva sedici anni. E’ stata uccisa da una pasticca di ecstasy in un rave party al Lido di Venezia. Uccisa per una festa, per provare un’emozione proibita. Sedici anni. Nicole oggi è un altro nome da aggiungere a una lista terribile di ragazzi stroncati dalla droga, da queste droghe micidiali che hanno infettato il nostro mondo per così dire civile. Nicole, vittima di una molecola assassina, si chiama Mdma, alla base del micidiale ecstasy. Come Nicole, si contano a centinaia le vittime di questa molecola. Quante altre ancora ne dovremo contare? Quante giovani vite stroncate in questo modo devono servire perché tutti noi possiamo aprire finalmente gli occhi? Mi rivolgo a voi, genitori di Milano, mi rivolgo a voi perché il problema vi riguarda in prima persona. Riguarda voi tutti, riguarda noi tutti, che genitori siamo e che non possiamo stare con le mani in mano ad attendere che altri nomi si aggiungano a quella lista. Mi rivolgo a voi per chiedervi di aiutare noi a fare qualcosa. Lo so, il rapporto coi figli adolescenti è un rapporto difficile, complesso, delicato. Spesso, quasi sempre, parlare coi figli è un’impresa titanica. Lo so, anche voi avete cercato di metterli sull’avviso, avete parlato, avete a volte minacciato, so che siete attenti, ma so anche che siete, che siamo tutti, spaventati. Terrorizzati. A volte ci sentiamo impotenti, a volte non siamo in grado di riconoscere quei piccoli segni che dovrebbero invece illuminarci, che dovrebbero metterci sull’avviso, che dovrebbero far nascere in noi il sospetto. Ma il solo formulare questo pensiero: mio figlio si droga?, ci atterrisce. Eppure non possiamo, non potete, genitori tutti, essere ciechi o sordi. Dobbiamo, dovete, intervenire subito. Voi dovete sapere. Voi dovete fare qualcosa, subito, per i vostri ragazzi. Questo Comune, questa città da tempo sta facendo il possibile proprio per sensibilizzare le famiglie. Da mesi è in distribuzione un kit, che potete ritirare nelle farmacie. A che cosa serve? Serve a dire la verità oppure a far tirare un sospiro di sollievo, serve a prendere coscienza, giovani e genitori, che basta un momento per perdere la vita, che discutere e parlarne è meglio che fare finta di nulla. E’ un kit di facile uso che risponde a quella terribile domanda: mio figlio si droga? Certo, usare quel kit vi crea problemi, non sarà e non è facile sottoporre il proprio figlio al test. Ma su questo dovete essere responsabili. Nicole ha scherzato, ha giocato con la sua vita, con leggerezza e incoscienza. Ma Nicole aveva solo sedici anni. Voi siete genitori, adulti, preoccupati, spaventati. Voi non potete permettervi né la leggerezza né l’incoscienza. Aiutate dunque i vostri figli a capire che una semplice prova delle urine può aprire un ragionamento che può aiutare a salvare la propria vita. La vigilanza deve essere totale, dobbiamo usare ogni mezzo possibile per interrompere quella lista di morti”.

7/14/2008

Tu di che razza sei?


Tempo di vacanza, tempo di abbandono?!

Art.1 comma 3: L'articolo 727 del codice penale è sostituito dal seguente:"Art. 727. - (Abbandono di animali). - Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività e' punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiacechiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze".

Vedi un animale abbandonato?
Fai questo numero: 334 1051030

7/03/2008

FINALMENTE LIBERA!

INGRID BETANCOURT
23 febbraio 2002 - 02 luglio 2008

6/30/2008

Marisa Bellisario

La cerimonia di intitolazione del giardino situato tra via Feltre, via Maniago e via Ronchi, dedicato a Marisa Bellisario, una delle figure più prestigiose e rappresentative dell’imprenditoria italiana e internazionale. Alla cerimonia hanno partecipato anche Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario e il Prefetto Gian Valerio Lombardi. [25.06.2008]

6/10/2008

Monza: Provincia a rischio

Provincia di Monza e Brianza a rischio: la prossima Finanziaria potrebbe infatti segnare uno stop alla proliferazione delle nuove province per il contenimento dei costi. E' l'ipotesi su cui stanno lavorando i tecnici del ministero dell'economia: nel mirino i nuovi enti approvati nel 2004 che dovrebbero diventare effettivi dal prossimo anno, Monza, Fermo e Barletta.