
Ma nel 1922 fu accusato ingiustamente di essere una 'spia dell'Italia fascista e nel 1937, durante i processi staliniani, fu di nuovo arrestato con la stessa imputazione. Sottoposto a incalzanti interrogatori, De Marchi continuò a negare con fermezza di aver svolto attività di spionaggio. Fu condannato, senza processo, alla pena capitale e venne fucilato a Butovo. Ufficialmente morì di peritonite in un gulag. Luciana ha dedicato la sua intera esistenza alla ricerca del padre e alla difesa della sua memoria. Gabriele Nissim, ricostruisce una vicenda umana che la storiografia ufficiale ha fino ad oggi ignorato.Il Giornale del 30 novembre 2007
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