4/23/2009
Decreto su sicurezza e stalking: sì definitivo.
Pene più severe per chi compie uno stupro e inserimento nel codice penale del reato di molestie insistenti, il cosiddetto stalking. Sono le norme rimaste nel testo del decreto sicurezza convertito in legge dal Senato con voto quasi unanime di maggioranza e opposizioni. Queste le novità introdotte dal decreto diventato legge:
Numero verde 1522 (attivo 24 ore su 24)
Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le pari opportunità è istituito un numero verde nazionale a favore delle vittime degli atti persecutori, attivo ventiquattro ore su ventiquattro.
Ergastolo
E' punito con l'ergastolo chi commette un omicidio a seguito di una violenza sessuale, di atti sessuali con un minorenne, di violenza sessuale di gruppo, di stalking.
Custodia cautelare in carcere
E' prevista la custodia cautelare in carcere per chi è accusato di violenza sessuale, atti sessuali con un minorenne, violenza sessuale di gruppo.
Arresto in flagranza
E' previsto nei casi di violenza sessuale e violenza sessuale di gruppo.
Modifiche alla legge Gozzini
L'assegnazione al lavoro all'esterno, i permessi premio e le misure alternative alla detenzione previste dalla legge Gozzini possono essere concessi ai detenuti o internati per i delitti di violenza sessuale solo sulla base dei risultati dell'osservazione scientifica della personalità condotta collegialmente per almeno un anno anche con la partecipazione di esperti.
Stalking
Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, "minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita". La pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge legalmente separato o divorziato o da persona che sia stata legata da relazione affettiva alla persona offesa. La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso a danno di un minore, di una donna in stato di gravidanza o di una persona con disabilità, o con armi o da persona travisata.
Querela
Il delitto di 'stalking' è punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della querela è di sei mesi. Si procede tuttavia d'ufficio se il fatto è commesso nei confronti di un minore o di una persona con disabilità, nonché quando il fatto è connesso con altro delitto per il quale si deve procedere d'ufficio.
Ammonimento
Il questore, assunte se necessario informazioni dagli organi investigativi e sentite le persone informate dei fatti, ammonisce oralmente lo 'stalker', invitandolo a tenere una condotta conforme alla legge e redigendo processo verbale. La pena per il delitto di stalking è aumentata se il fatto è commesso da soggetto già ammonito.
Divieto di avvicinamento
Con il provvedimento che dispone il divieto di avvicinamento il giudice prescrive all'imputato di non avvicinarsi a luoghi determinati abitualmente frequentati dalla persona offesa. Il giudice può prescrivere all'imputato di non avvicinarsi a luoghi determinati abitualmente frequentati da prossimi congiunti della persona offesa o da persone con questa conviventi o comunque legate da relazione affettiva. Il giudice può, inoltre, vietare all'imputato di comunicare, attraverso qualsiasi mezzo.
Misure a sostegno delle vittime di stalking
E' prevista la protezione della vittima molestata dal coniuge fino a un anno. Le forze dell'ordine, i presìdi sanitari e le istituzioni pubbliche che ricevono dalla vittima notizia del reato di atti persecutori hanno l'obbligo di fornire alla vittima stessa tutte le informazioni relative ai centri antiviolenza presenti sul territorio.
Gratuito patrocinio
Può essere ammessa al gratuito patrocinio la vittima di reati sessuali anche in deroga ai limiti di reddito previsti dal decreto.
Fondi sicurezza e vittime violenza sessuale
In attesa dell'entrata in vigore della legge 133 che prevede l'istituzione di un unico fondo in cui affluiscano tutte le somme di denaro confiscate o sequestrate nell'ambito di procedimenti penali o amministrativi, le risorse oggetto di confisca versate nell'entrata del bilancio dello stato sono immediatamente rassegnate nel limite di 150 milioni di euro per l'anno 2009 per le urgenti necessità di tutela di sicurezza pubblica e del soccorso pubblico al ministero dell'Interno e nel limite di 3 milioni per l'anno 2009 per sostenere e diffondere sul territorio i progetti di assistenza alle vittime di violenza sessuale e di genere al Fondo nazionale contro la violenza sessuale e di genere.
4/10/2009
Terremoto: 3 conti correnti per le donazioni
Il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato tre conti correnti per le donazioni a favore della popolazione colpita dal terremoto.
CONTO CORRENTE IBAN IT72U0300205207000401124180
Swift code BROMITR1708
INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale - Emergenza Terremoto L'aquila
UNICREDIT BANCA DI ROMA
Agenzia Roma Cavour B
CONTO CORRENTE IBAN IT23X0306905039100000000140
Swift code BCITITMM
INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale - Emergenza Terremoto L'aquila
INTESA SAN PAOLO
Filiale di Roma 06787
CONTO CORRENTE POSTALE NUMERO 95863023 (IBAN IT-63-X-07601-03200-000095863023)
INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale - Emergenza Terremoto L'aquila
3/25/2009
Finisce Alleanza Nazionale, nasce il Popolo della libertà, continua il nostro amore per l’Italia.
"Avverto il dovere di dire grazie per chi in ogni parte di Italia ha sempre tenuto la schiena dritta e ha avuto un grande amore per la propria terra. Si chiude una fase della destra, non c’è stato nessun regalo, non c’è stato nessuno sdoganamento,non si sdoganano le idee, le idee si affermano...Non c’è stato nessuno sdoganamento, che è parola che non mi piace e non mi è mai piaciuta perché è relativa alle merci; non si sdoganano le idee. Le idee o si affermano o non sono in grado di vincere la loro battaglia. E, lo possiamo dire, abbiamo avuto in questi lunghi anni la capacità di affermare quelle idee. Con umiltà, senza nessuna arroganza. Non c’è stato regalo, non c’è stata la grazia ricevuta, non c’è stato sdoganamento. C’è stata tanta, tanta tanta strada faticosamente percorsa. ............. Mi auguro che questa legislatura sia una legislatura costituente perché l’Italia rischia di avere il passo ancor più lento rispetto a quello di altri paesi europei se non dà vita a una riforma del suo assetto costituzionale. Abbiamo un sistema istituzionale che è superato e non lo si può superare soltanto in un passo dimenticando l’intima coerenza di un sistema. È necessario che ci sia in questa legislatura non tanto una ripartenza sul tema delle riforme istituzionali ma che ci sia consapevolezza che tanto più è necessario affidare a chi è il capo dell’esecutivo scelto democraticamente e liberamente dagli elettori il diritto dovere di governare, tanto più è doveroso affermare per il Parlamento il ruolo di controllare. Il presidenzialismo rimane un punto di approdo indispensabile per un’Italia moderna ma il presidenzialismo non può essere un Parlamento che viene messo in un angolo e al quale si chide di non disturbare il manovratore. Il Parlamento deve tornare ad essere il luogo del controllo. Magari meno leggi in Parlamento, ma più potere di controllo, più potere di indirizzo, perché così funzionano davvero le democrazie che sono orientate nella funzione presidenzialista o semi-presidenziale. Negli Stati Uniti, l’inquilino della Casa Bianca è il capo dell’esecutivo più potente del mondo, ma al tempo stesso c’è un Congresso che ha un ruolo centrale, un ruolo di controllo, un ruolo di indirizzo. Una riforma istituzionale è indispensabile per un’Italia più moderna. È indispensabile perché ci sia,dopo il federalismo attuato a livello fiscale, a livello di amministrazioni,un federalismo di tipo istituzionale. Ma che cosa aspetta il Pdl a intavolare nel Parlamento e nel paese una discussione anche con l’opposizione su una politica di riforma istituzionale che rafforzi entrambi i poteri,esecutivo e legislativo? .......... Perché Alleanza nazionale non doveva essere un partito di potere ma un partito con cultura di governo. Che è cosa del tutto diversa. Leggete qui l'intervento integrale
2/22/2009
Saluti a Veltroni...
2/09/2009
1/28/2009
Malpensa e Linate travolte da Alitalia: cosa ne pensate?
Linate deve essere fortemente ridimensionato?
Quale dev'essere l'hub aeroportuale italiano?
Sapete cos'è un hub?
Quali sono le vostre opinioni?
Avete delle proposte?
1/14/2009
La metro del sabato sera
12/29/2008
CONTRO LE FUGHE DI GAS BASTANO 5 EURO
12/23/2008
Tanti cari auguri a tutti!
Benedetta
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C`era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo ed esser guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi, venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti. Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva: "Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete. Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v`insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell`uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione. Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete. Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti. Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l`altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dá a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell`Altissimo; perché egli è benevolo verso gl`ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio".
12/11/2008
NEVICATA: IL NUMERO VERDE AMSA
11/27/2008
Luxuria & C: diamo loro una dignità
Ora, che i nostri tempi siano spaventosamente cambiati, creando sempre più una confusione nei rispettivi ruoli, lo abbiamo capito.
La famiglia non esiste più.
Il rispetto tra uomo e donna...mhà...la "lotta" tra i due sessi risale ai tempi di Adamo ed Eva!
Ma Luxuria & C???? Questo proprio non lo accetto: non usate il femminile con loro!
Diamo anche a loro una dignità di genere. Ripristiniamo il neutro della nostra lingua madre, il latino. Così che anche loro possano manifestare apertamente quello che sono, senza nascondersi dietro identità femminili fasulle che - come più volte riportato dalla cronaca - hanno creato e creano confusioni che hanno portato in tribunale uomini veri - perchè nati tali -, per difendere la propria mascolinità ormai compromessa da un inganno.
11/06/2008
11/05/2008
L'America non è un paese per vecchi
Sen. Barack Obama - 47 ANNI - 44esimo Presidente degli Stati Uniti
"Hello, Chicago. If there is anyone out there who still doubts that America is a place where all things are possible, who still wonders if the dream of our founders is alive in our time, who still questions the power of our democracy, tonight is your answer...segue."
Sen. John McCain "Thank you. Thank you, my friends. Thank you for coming here on this beautiful Arizona evening. My friends, we have -- we have come to the end of a long journey. The American people have spoken, and they have spoken clearly. A little while ago, I had the honor of calling Sen. Barack Obama to congratulate him. To congratulate him on being elected the next president of the country that we both love....This is an historic election, and I recognize the special significance it has for African-Americans and for the special pride that must be theirs tonight..segue.."
Approfondisci qui: CNN
A elezione avvenuta, le borse sono risalite e il dollaro ha recuperato terreno sull'euro.
Qual è allora l'elemento chiave che ha spostato l'ago della bilancia? Il carisma del candidato eletto o la crisi economica?
10/29/2008
Decreto Gelmini: un falso sessantotto!
10/26/2008
10/11/2008
Superenalotto: una proposta indecente?! Devolviamolo allo Stato
La febbre del gioco ha contagiato ormai tutti gli italiani - me compresa. Chi non vorrebbe tentare la fortuna con una giocata di soli 2€? Certo: 2€ ma per quane volte alla settimana?
Tuttavia...dopo un po' di considerazioni come:
- in genere, solo i paesi del terzo mondo vivono di lotterie
- ottantamilioni di euro per un singolo....
- il panorama economico mondiale e soprattutto nazionale non è certo dei migliori
- la gente non riesce ad arrivare alla fine del mese! (la cosiddetta crisi della quarta settimana..direi già della terza se non della seconda..cmq)
- la sfiducia della gente nel futuro e nella classe politica (cosa ben diversa dal concetto di politica)
Da qui nasce una proposta: devolviamo con un referendum gli OTTANTAMILIONI DI EURO alla Stato, così che possa realizzare politiche sociali che aiutino tutti.
Cosa ne pensate?
10/08/2008
Carlo Borsani:“AN lasci stare mio padre”
Milano, 7 Ottobre 2008 – “Voglio innanzi tutto precisare che la frettolosa proposta avanzata da esponenti di AN di ricordare mio padre al Famedio non è stata richiesta dal sottoscritto – ha dichiarato Carlo Borsani, Presidente dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano e membro della Direzione Nazionale di Alleanza Nazionale -, ai quali pertanto chiedo di astenersi dall’intraprendere altre improvvide iniziative. Si sono, infatti, levate anche recentemente voci autorevoli dell’antifascismo, a partire dall’Ambasciatore Sergio Romano e da Giampaolo Pansa, che ne hanno ricordato con grande onestà intellettuale la figura e il contesto in cui venne barbaramente assassinato, sulla traccia dell’auspicio del Presidente emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, a costruire una memoria condivisa. E’ in quel contesto, dunque, che deve maturare la chiusura di una ferita che non è solo mia personale e della mia famiglia”
“Credo – conclude Carlo Borsani - che a mio padre, sicuramente fascista, vada riconosciuto il titolo di eroe non solo per il suo valore, la sua abnegazione e la sua generosità che gli meritarono come soldato, assieme alla perdita della vista, la Medaglia d’oro al valor militare ma, anche e soprattutto, per come seppe vivere gli ultimi tre anni della sua vita, fino al suo assassinio nell’aprile del 1945. Il suo tentativo, forse ingenuo, forse velleitario, ma altrettanto sincero e coraggioso, di impegnarsi per la pacificazione della sua generazione, lo portò, come ebbe modo di ricordare e testimoniare l’antifascista Carlo Silvestri, a battersi, da fascista, in più di un’occasione negli uffici delle SS e della polizia fascista per evitare le fucilazioni e le deportazioni di ebrei, di partigiani, di socialisti e comunisti, a rischio della propria personale incolumità.
Carlo Borsani
Direzione Nazionale di Alleanza Nazionale
9/15/2008
DA CARLO BORSANI
Milano, 14 Settembre 2008 - Nel suo discorso, davanti ai giovani di AN, Il Presidente della Camera Gianfranco Fini, ha giustamente ricordato l'ex Presidente della Repubblica, Azeglio Ciampi, come un presidente particolarmente impegnato per la memoria condivisa. Chi è democratico, ha aggiunto Fini, cioè “si riconosce nei valori della libertà, dell'uguaglianza e della giustizia sociale è antifascista, ma non tutti gli antifascisti in Italia erano democratici”.
“Personalmente – sostiene Carlo Borsani, Presidente dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano e membro della Direzione Nazionale di Alleanza Nazionale - mi riconosco nei valori della libertà, dell’uguaglianza e della giustizia sociale, come molti miei amici ma avversari politici possono testimoniare, e sono impegnato con personalità antifasciste a collaborare per realizzare nel nostro Paese una memoria condivisa. Non riesco, tuttavia, non solo per le tragiche vicende della mia famiglia, a riconoscermi, tuttora, nell’odierno antifascismo strumentale. Finché tutte le forze rappresentative dell’antifascismo italiano non avranno pronunciato parole di netta di condanna, non solo verso le politiche e le ideologie di cui la sua componente antifascista antidemocratica era portatrice, ma anche verso i crimini di cui fu soggettivamente responsabile ed, in particolare, per i successivi, violenti silenzi, continuerò a non accettare il tentativo di costringermi a dichiararmi antifascista per dimostrare il mio essere libero e democratico. Il riferimento all’antifascismo non è scritto, neppure, nella Costituzione italiana, mentre nello statuto di AN si fa riferimento ai valori della libertà, dell’uguaglianza, della giustizia sociale e della democrazia. Hic manebimus optime”.
Carlo Borsani - Direzione Nazionale di Alleanza Nazionale

8/22/2008
Un'altra storia - 25aprile1945

Quattro persone delle più diverse provenienze si sono incontrate per lanciare un messaggio di grande significato in occasione dell’anniversario del 25 Aprile: una data che dovrebbe unire, ma divide ancora. L’ex sindaco di Milano Carlo Tognoli, socialista, Benedetta Borsani,esponente politica di An, Luciano Garibaldi giornalista e storico e Andrea G. Pinketts giallista. Assieme, hanno realizzato un libro che s’intitola «Un’altra storia». Edito da M&B Publishing (20144 Milano, via Solari 19, telefono 02-89423416, e-mail mbpub@tin.it), 104 pagine, 11 euro, il libro è al tempo stesso la storia della Medaglia d’Oro al Valor Militare Carlo Borsani, trucidato dai partigiani comunisti a Milano il 29 aprile 1945, una esortazione a ripensare alla Liberazione per ripulirla una volta per tutte da coloro che l’hanno insozzata, la ricostruzione del conflitto tra i «buoni» e i «cattivi» di Salò, e, infine, una precisa e inequivocabile valutazione storica e culturale di ciò che fu, oltre sessant’anni fa, la guerra civile in Italia, valutazione fatta da uno dei più brillanti giallisti del panorama letterario italiano.
8/04/2008
Federalismo, riforma poco discussa
UNA RIFORMA POCO DISCUSSA
Il paradosso del federalismo
di Angelo Panebianco
Non conosciamo ancora le sole cose che davvero contino in questa materia, e cioè i dettagli, ma siamo comunque abbastanza sicuri del fatto che stiamo per diventare (qualunque cosa ciò concretamente significhi) uno Stato «federale ». Dopo decenni di sforzi, alcuni coronati da successo e altri meno, di spostamento di poteri e competenze verso la periferia, Regioni e enti locali, sta per arrivare il «federalismo fiscale». Che del federalismo politico, almeno in linea di principio, è l'anima, la struttura portante. Lo reclama la Lega, lo hanno promesso Berlusconi e Tremonti, lo vogliono anche le Regioni e le amministrazioni locali, soprattutto del Nord, guidate dal centrosinistra.
Certo, saremo comunque uno Stato federale un po' strano, uno Stato federale con i prefetti: rimarremo, cioè, una mescolanza di vecchio centralismo napoleonico e di nuovo federalismo. Ma non c'è dubbio che se davvero arriverà il federalismo fiscale (se non sarà solo un bluff) la fisionomia del nostro sistema statale cambierà. Non subito, magari. Ma col tempo cambierà, e di parecchio. Però, c'è un però. Forse eravamo distratti quando la spiegazione è stata data ma non abbiamo ancora capito come la classe politica giustifichi di fronte al Paese una simile rivoluzione istituzionale e costituzionale. Non mi si fraintenda. Magari è un'idea eccellente (al Nord ne sembrano convinti quasi tutti, anche se poi, scavando un po', si scopre che ciascuno ha in mente un federalismo diverso da quello del suo vicino) ma bisognerà pur spiegarla al Paese, possibilmente andando al di là degli slogan e della propaganda di derivazione prevalentemente leghista. Per esempio: quale sarà l'utilità del federalismo fiscale, se c'è, per il Mezzogiorno? Mentre si prepara una rivoluzione istituzionale, almeno potenzialmente, di immensa portata, come il federalismo fiscale, il Sud è silente. Sembra che la sola preoccupazione della classe politica meridionale sia quella di assicurarsi «compensazioni» adeguate (la quota del gettito fiscale che le Regioni più ricche dovranno comunque trasferire, tramite lo Stato centrale, alle Regioni più povere). Tutto qui? Il Sud non ha altro da dire? Solo garantirsi di essere sussidiato per l'eternità? In epoche intellettualmente più felici per il Mezzogiorno è esistito un pensiero meridionalista di grande qualità e spessore che ha guardato anche al federalismo come a un possibile motore di sviluppo, a unmezzo di emancipazione economica e sociale. Di quell'epoca e di quel pensiero non è rimasto nulla? Oggi non sembra arrivare alcun contributo di idee e di proposte alla «impresa federalista» dal Mezzogiorno d'Italia. Il federalismo parla solo, o prevalentemente, con accenti e inflessioni del Nord. Forse è anche per questo che la classe politica ha qualche difficoltà a presentarlo come un grande progetto per il Paese nel suo insieme. L'assenza di spiegazioni articolate alimenta voci e chiacchiere. Come quella secondo cui solo con il federalismo fiscale si potranno ridurre le tasse. Questa, se permettete, è una bugia. Il livello di imposizione fiscale può benissimo scendere anche in uno Stato centralista. Anzi, col centralismo, di solito, è più facile decidere di ridurre la pressione fiscale. Il federalismo, per contro, può anche far lievitare, anziché contrarre, la spesa pubblica (rendendo così impossibile la riduzione delle imposte): perché, ad esempio, crescono i «costi di transazione», ossia i costi che dipendono dall'accrescimento dei livelli istituzionali e dalle aumentate negoziazioni fra Stato centrale, Regioni, enti locali. Ma, si dice, col federalismo fiscale, gli amministratori locali dovranno giustificare davanti ai loro elettori ogni tassa e la sua entità. E qui sorge un interrogativo che l'assenza di una discussione pubblica sul federalismo fiscale non aiuta a chiarire. Davvero le classi politiche locali, anche quelle del Nord (anche quelle leghiste), sono pronte a un simile salto nel buio?
Ha osservato giustamente Guido Tabellini (Il Sole 24 Ore, 31 luglio) che il federalismo fiscale può innescare comportamenti fiscali virtuosi solo a patto che si stabilisca un legame diretto fra spesa e prelievo: il politico locale sa che se non contiene le spese e le imposte pagherà un prezzo politico. Ciò è possibile solo se, trasferimenti perequativi dalle Regioni ricche a quelle povere a parte, i governi locali avranno ampi margini nelle scelte delle aliquote e le basi imponibili locali saranno ben visibili ai cittadini. Solo in quel caso l'aumento delle tasse, o la loro mancata riduzione, non verrà imputato dai cittadini allo Stato centrale ma agli amministratori regionali e locali. Veniamo da anni in cui le spese locali sono cresciute a dismisura perché ciò era nell'interesse di Comuni e Regioni (al Nord come al Sud): tanto, le tasse si pagavano prevalentemente al centro (allo Stato centrale) ed era solo sul centro che si scaricava quindi il malcontento.
Come la metterebbero Regioni e Comuni se, con un «vero» federalismo fiscale, la musica dovesse davvero cambiare? Non ne uscirebbero destabilizzate quasi tutte le amministrazioni regionali e locali attuali? Per esempio, è curioso il fatto che i leghisti vogliano più di tutti il federalismo fiscale e allo stesso tempo si oppongano (più o meno come si opponeva Rifondazione comunista nel passato governo Prodi) alla liberalizzazione dei servizi locali. Ma il federalismo (fiscale e non) non è per l'appunto voluto soprattutto al fine di favorire concorrenza, riduzione dei monopoli pubblici, comportamenti locali virtuosi? Urgono ragguagli sul perché stiamo per diventare uno Stato federale.
7/22/2008
Droga. Lettera aperta dell’assessore Landi ai genitori di Milano
“Si chiamava Nicole. Aveva sedici anni. E’ stata uccisa da una pasticca di ecstasy in un rave party al Lido di Venezia. Uccisa per una festa, per provare un’emozione proibita. Sedici anni. Nicole oggi è un altro nome da aggiungere a una lista terribile di ragazzi stroncati dalla droga, da queste droghe micidiali che hanno infettato il nostro mondo per così dire civile. Nicole, vittima di una molecola assassina, si chiama Mdma, alla base del micidiale ecstasy. Come Nicole, si contano a centinaia le vittime di questa molecola. Quante altre ancora ne dovremo contare? Quante giovani vite stroncate in questo modo devono servire perché tutti noi possiamo aprire finalmente gli occhi? Mi rivolgo a voi, genitori di Milano, mi rivolgo a voi perché il problema vi riguarda in prima persona. Riguarda voi tutti, riguarda noi tutti, che genitori siamo e che non possiamo stare con le mani in mano ad attendere che altri nomi si aggiungano a quella lista. Mi rivolgo a voi per chiedervi di aiutare noi a fare qualcosa. Lo so, il rapporto coi figli adolescenti è un rapporto difficile, complesso, delicato. Spesso, quasi sempre, parlare coi figli è un’impresa titanica. Lo so, anche voi avete cercato di metterli sull’avviso, avete parlato, avete a volte minacciato, so che siete attenti, ma so anche che siete, che siamo tutti, spaventati. Terrorizzati. A volte ci sentiamo impotenti, a volte non siamo in grado di riconoscere quei piccoli segni che dovrebbero invece illuminarci, che dovrebbero metterci sull’avviso, che dovrebbero far nascere in noi il sospetto. Ma il solo formulare questo pensiero: mio figlio si droga?, ci atterrisce. Eppure non possiamo, non potete, genitori tutti, essere ciechi o sordi. Dobbiamo, dovete, intervenire subito. Voi dovete sapere. Voi dovete fare qualcosa, subito, per i vostri ragazzi. Questo Comune, questa città da tempo sta facendo il possibile proprio per sensibilizzare le famiglie. Da mesi è in distribuzione un kit, che potete ritirare nelle farmacie. A che cosa serve? Serve a dire la verità oppure a far tirare un sospiro di sollievo, serve a prendere coscienza, giovani e genitori, che basta un momento per perdere la vita, che discutere e parlarne è meglio che fare finta di nulla. E’ un kit di facile uso che risponde a quella terribile domanda: mio figlio si droga? Certo, usare quel kit vi crea problemi, non sarà e non è facile sottoporre il proprio figlio al test. Ma su questo dovete essere responsabili. Nicole ha scherzato, ha giocato con la sua vita, con leggerezza e incoscienza. Ma Nicole aveva solo sedici anni. Voi siete genitori, adulti, preoccupati, spaventati. Voi non potete permettervi né la leggerezza né l’incoscienza. Aiutate dunque i vostri figli a capire che una semplice prova delle urine può aprire un ragionamento che può aiutare a salvare la propria vita. La vigilanza deve essere totale, dobbiamo usare ogni mezzo possibile per interrompere quella lista di morti”.
7/14/2008
Tu di che razza sei?

Art.1 comma 3: L'articolo 727 del codice penale è sostituito dal seguente:"Art. 727. - (Abbandono di animali). - Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività e' punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiacechiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze".
Vedi un animale abbandonato?
Fai questo numero: 334 1051030
7/03/2008
6/30/2008
Marisa Bellisario
6/10/2008
Monza: Provincia a rischio
6/03/2008
A Milano, il sabato sera in metropolitana
5/30/2008
Milano egli scavi per box e parcheggi
5/28/2008
Le foto e la vita privata
Cosa ne pensate?
A Nizza nasce la “polizia verde”, una nuova sezione della polizia municipale che dovrà assicurare la protezione e la pulizia dell’ambiente nella città: il nuovo corpo di polizia consentirà di affrontare il degrado ambientale che condiziona la qualità della vita, dai rumori molesti, ai manifesti abusivi, ai cani pericolosi, ai graffiti, ai depositi illegali di immondizia. Le prime settimane di lavoro della polizia verde saranno caratterizzate da un’azione di tipo preventivo mentre in seguito potranno essere imposte multe fino a 450 euro a seconda dell’infrazione contestata. I poliziotti “verdi” non avranno un ruolo esclusivamente repressivo, ha specificato il sindaco di Nizza Christian Estrosi, ma gli agenti avranno anche il ruolo di consigliare i cittadini educandoli ad un maggior rispetto dell’ambiente. Un simile corpo di polizia “verde” è già operativo in diverse città europee.
Clicca qui se vuoi saperne di più ...
5/20/2008
Un interessante pdv, scritto da un uomo, su donne e potere

5/13/2008
Vi aspetto al Circolo della Stampa, venerdì prossimo!

il 22 maggio di vent' anni fa moriva Giorgio Almirante e tuttavia l'attualità dei suoi discorsi è oggi più che mai evidente. Ne discuteremo insieme a Franco Servello, Cristiana Muscardini, Carlo Borsani, Gennaro Malgieri, Ignazio La Russa, Salvatore Tatarella, Alfredo Mantica e Donna Assunta venerdì 16 maggio, ore 16.30, al Circolo della Stampa di Milano (Corso Venezia 16). Vi prego di intervenire numerosi e di passare parola.
4/29/2008
Il Sindaco di Roma è Gianni Alemanno

un uomo di destra
sale al Campidoglio.
Il candidato del Pdl
sfonda il 53%
contro il 46,80% di Rutelli.
Fini: "Vittoria più bella
per il centrodestra.
Pagina storica per AN"
4/24/2008
Lo "psicologo del traffico" arriva anche in Italia!!!
Lo psicologo del traffico può intervenire su più fronti: organizzazione della viabilità, visibilità della segnaletica, fino al disegno degli interni dell'auto. "Sono molti i fattori che possono incidere sull'automobilista e sui pedoni -sottolinea Enrico Molinari-. Inoltre, spesso il modo in cui guidiamo rivela molti aspetti della nostra personalità: basti pensare ai comportamenti aggressivi che emergono quando ci mettiamo al volante". L'Unità di ricerca in psicologia del traffico dell'Università cattolica di Milano, sta svolgendo una ricerca su un gruppo di adolescenti. "Vogliamo capire come e quanto la visione di alcune immagini di incidenti incidono sui giovani e sulla loro capacità di percepire il pericolo o le conseguenze dei loro comportamenti -aggiunge Rita Ciceri-. Il problema è che finora si è lasciato alla maturazione dell'esperienza la possibilità di imparare a prevenire un rischio. Perché invece non prevedere nelle scuole lezioni che servano ad acquisire queste capacità?".
4/17/2008
Ingrid Betancourt: LIBERA! 02.07.08
4/16/2008
BENEDETTO XVI

"...Il cielo non è vuoto. La vita non è un semplice prodotto delle leggi e della casualità della materia..."
SPE SALVI
4/14/2008
Citazione: Beppe Severgnini
Oggi si ratificano le nomine parlamentari dei partiti.
Buona giornata!"
Corriere della Sera del 13 aprile, pag.2
4/10/2008
Auli Ulé per Expo 2015
Benedetta Borsani - Consigliere di Zona 3
Carlo Borsani - Presidente Fondazione Irccs Istituto Nazionale Tumori
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ORDINE DEL GIORNO [Presentato da Benedetta Borsani – Consigliere di AN] OGGETTO: "Aulì Ulè - Un grande parco per i bambini" Il Consiglio di Zona 3
PREMESSO CHE:
lo scorso 7 aprile Fulvio Scaparro - psicologo - e Carlo Tognoli - già Sindaco di Milano - hanno lanciato la proposta - che certamente merita di essere sviluppata - di realizzare in occasione di Milano EXPO 2015 un “Parco per la memoria delle bambine e dei bambini del mondo", "World Children's Memorial Park”, “un progetto - per usare le parole dello stesso Tognoli- gentile, legato all'ambiente, all'acqua e ai bambini , significativo e utile che può durare nel tempo”;
il Consiglio di Zona 3 da sempre dimostra attenzione all'infanzia (il nostro futuro);
la Commissione Ambiente, Parchi e Giardini, Arredo Urbano, Demanio e Patrimonio della Zona 3 è attiva già da mesi nell'individuazione di linee guida per valorizzare ulteriormente il Parco Lambro, l'enorme polmone verde, gioiello della Zona;
all'appello lanciato hanno subito aderito con entusiasmo i più noti e diversificati esponenti della comunità milanese,nonché semplici cittadini;
IMPEGNA IL CONSIGLIO DI ZONA 3
ad attivarsi perchè per la realizzazione di tale progetto, denominato "Aulì Ulè", venga scelto anche il Parco Lambro, sede ideale viste le caratteristiche individuate dallo stesso Scaparro, a seguire così meglio descritte: un prato di "dimensioni mozzafiato", cinto da alberi sempreverdi e aperto agli under 12 di tutto il mondo, dall'accesso gratuito; il parco, totalmente accessibile ai disabili, dovrà essere fruito in base a poche e semplici regole: 1) cammina, corri e gioca con gli animatori che incontrerai nel parco ma, per una volta, lascia all'ingresso palloni, bici, pattini ecc.; 2) a chi ti accompagna non è consentito fumare e, per quanto possibile, l'uso di cellulari, Ipod, computer e simili; 3) i cani vanno lasciati nell'apposito spazio presso il centro accoglienza; 4) rispetta questo luogo destinato ai bambini. L'ingresso all'Aulì Ulè è gratuito. Ad ogni bambino e bambina verranno consegnati: 1) un volantino illustrato contenente informazioni sul Prato di Milano e sulle ragioni della sua destinazione ai bambini e alle bambine del mondo; 2) un cartello composto da un bastoncino e un cartoncino e qualche matita di diverso colore; 3) un cestello con 20 piccoli ciotoli di diverso colore; 4) per tutti, all'uscita, una copia della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo;
a convocare presto una seduta straordinaria del Consiglio di Zona per la trattazione dell’ordine del giorno.
Milano, 14 aprile 2008
4/02/2008
EXPO A MILANO NEL 2015!
3/26/2008
RAVE PARTY. CONTRO LE DIPENDENZE: PREVENZIONE E TOLLERANZA ZERO
3/25/2008
Finalmente torna l'ora legale!

Domenica 30 marzo alle 2 del mattino, si dovranno spostare le lancette dell'orologio un'ora in avanti. Nella notte tra sabato e domenica, finisce quindi il periodo di ora solare in vigore dall'ultima settimana di ottobre, con l'obiettivo di recuperare un'ora di luce in più a fine giornata. L'ora legale resterà in vigore per 7 mesi, fino al 26 ottobre prossimo, quando verrà ripristinata l'ora solare.
3/12/2008
Detrazione per canoni di locazione
3/06/2008
Ingresso gratuito in tutti i luoghi dell’arte statali
Per questo, sabato 8 marzo, tutte le donne potranno accedere gratuitamente ai luoghi d’arte statali, musei, monumenti, archivi, biblioteche, sitiarcheologici in cui saranno organizzati eventi speciali inerenti l’universo femminile, quali mostre, visite guidate, concerti e dibattiti.
2/25/2008
2/19/2008
Momenti storici: CUBA senza CASTRO
2/13/2008
Scoprire GIO PONTI a Milano
2/12/2008
10 febbraio: il giorno del ricordo
2/09/2008
Per gli amanti della ricerca
2/06/2008
1/31/2008
Adozione internazionale: attivo un numero verde
dal 29 gennaio 2008 è attivo il numero verde 800.002.393,
"Linea CAI - uno spazio per la Comunicazione, l’Ascolto e l’Informazione”.
In diretta sul web i dibattiti del Parlamento europeo
1/29/2008
La caduta del centrosinistra
La fine del governo Prodi evoca innanzi tutto un'importante questione storica destinata, temo, ad accompagnarci a lungo: la costante minorità numerica della sinistra italiana, e dunque la sua costante debolezza elettorale di partenza..... Ciò costringe la sinistra, per avere qualche probabilità di andare al governo, ad allearsi con forze diverse da lei, più o meno dichiaratamente conservatrici. Il che, come si capisce, può avvenire in momenti e su spinte eccezionali (per esempio l'antiberlusconismo) ma è difficile che duri a lungo. Si aggiunga — come concausa di questa minorità, e sua aggravante — la paralizzante eredità comunista..... Per avere qualche speranza di vincere è necessario dunque assommare e combinare queste tre componenti, e in più, come dicevo, è necessario trovare un'alleanza con il centro. Un'impresa non da poco, bisogna ammettere.......Il governo Prodi, già nato sulla base di queste difficoltà strutturali, le ha aggravate di suo con una serie di errori e di insufficienze...... Invece di provare a superare la fortissima disomogeneità dell'alleanza accordandosi preliminarmente su cinque, al più dieci, cose importanti da fare nella legislatura, invece di perdere anche magari qualche settimana prima delle elezioni a discutere priorità e stabilire modalità a quel punto davvero vincolanti, si è preferito soddisfare le esigenze identitarie dei circa dieci-dodici componenti della coalizione e compilare un ridicolo programma «monstre» di 280 e passa pagine.... Egualmente, di qualunque vera riforma dell'ordinamento giudiziario— un'altra questione cruciale che mina la vita del Paese — non si è sentito mai parlare. Lo stesso dicasi poi per quella che pure il centrosinistra aveva presentato come la più urgente ed essenziale delle riforme: la legge sul conflitto d'interessi..... Per quanto riguarda i conti pubblici, infine, anche qui all'urgenza da tutti invocata di ridurre la spesa pubblica non è stato dato alcun seguito, nel mentre si è ricorso come sempre all'aumento del carico fiscale. Insomma, la coalizione di centrosinistra, presentatasi come portatrice di volontà e di visioni realizzative assai superiori a quelle dei suoi avversari, è mancata clamorosamente alla promessa creando un sentimento di disillusione profonda nell'opinione pubblica.....Sentimento accresciuto dalla presenza, anche ai vertici, di un personale politico troppo di frequente demagogico, vuotamente assertivo quanto inconcludente..........Un personale politico che su un altro versante ancora ha mostrato peraltro la sua scarsa qualità: su quello dell'occupazione del potere.
1/15/2008
12/24/2007
12/22/2007
Buon Natale
di cercare ciò che desiderate
o finireste di desiderare
ciò che trovate.
12/17/2007
Il mio intervento in Piazza Duomo
MA NEL RISPETTO E NELLA CHIAREZZA SUI PROGRAMMI
Chiamate a confrontarci con una fase della vicenda politica italiana particolarmente critica e confusa, noi donne di Alleanza Nazionale, come tutta la classe dirigente del partito, non ci tiriamo indietro. Anzi.
Siamo consapevoli di essere di fronte ad una opportunità da cogliere in pieno, mettendo in campo uno sforzo corale per far arrivare su tutto il territorio il nostro messaggio. Il partito ora può giocare a 360 gradi, guardando al proprio futuro e a quello di Milano e dell’Italia: pertanto Alleanza Nazionale va e andrà avanti sulla sua strada.
Non temiamo certo isolamenti o perdita di consensi perché abbiamo la presunzione di avere idee, proposte, valori di riferimento. Tuttavia, al tempo stesso, ci rendiamo conto che, per battere le sinistre, è indispensabile che nel centrodestra prevalgano il buon senso e le ragioni dell’unità perché sono gli elettori, Voi, a chiedere l’intesa nel centrodestra.
Ma, in qualità di classe politica responsabile, affermiamo l’importanza del rispetto reciproco, della possibilità di avanzare proposte e della capacità di accettare critiche quando sono costruttive. Il Centrodestra deve rimanere unito, ma unito sui contenuti, sui programmi, sui valori e sulle proposte di un futuro condiviso in quella che mi piace definire un’alleanza naturale.
Milano, 15 dicembre 2007
12/13/2007
SPINGENDO LA NOTTE PIU' IN LA'
"Spingendo la Notte più in là" in memoria degli anni di Piombo.
"Spararono a mio padre alle 9.15, mentre apriva la portiera della Cinquecento blu di mia madre." È la mattina del 17 maggio 1972, e la pistola puntata alle spalle del commissario Luigi Calabresi cambierà per sempre la storia italiana. Di lì a poco il nostro paese scivolerà in uno dei suoi periodi più bui, i cosiddetti "anni di piombo", "la notte della Repubblica".
ascolta i danni fatti dal terrorismo e dalla violenza politica negli anni 70
Il 12 dicembre 1969 la strage di piazza Fontana: un attentato terroristico nel quale una bomba esplose nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura di Piazza Fontana nel centro di Milano, provocando la morte di sedici persone ed il ferimento di altre ottantotto. Nel corso delle indagini seguite all'attentato, un giovane esponente dei movimenti anarchici milanesi, il ferroviere Giuseppe Pinelli, fu convocato in questura per accertamenti. Pinelli vi fu trattenuto per tre giorni consecutivi e venne sottoposto ad estenuanti interrogatori.
Il 15 dicembre 1969, Pinelli precipitò dalla finestra dell'ufficio del commissario Luigi Calabresi, incaricato delle indagini sul caso, giacendo morto sul selciato. L'inchiesta della magistratura sulla morte di Pinelli, condotta da Gerardo D'Ambrosio, definì il fatto come morte accidentale.
L'inchiesta accertò inoltre che il commissario Calabresi non si trovava nella stanza al momento del fatto. La sentenza dell'inchiesta sulla morte di Giuseppe Pinelli fu emessa nell'ottobre del 1975.
L'Espresso, in tre successivi numeri a cominciare dal 13 giugno 1971, pubblicò un documento, sotoscritto da 800 intellettuali, che definiva il commissario Calabresi «un torturatore», «responsabile della morte di Pinelli» e chiedeva di ricusare i «commissari torturatori, i magistrati persecutori, i giudici indegni». Tra i firmatari c'erano artisti, registi, editori, giornalisti, politici, accademici, filosofi, scienziati, sindacalisti e, in generale, molti tra i più noti esponenti della società e della cultura italiana del tempo.
In tempi recenti alcuni giornalisti vicini al centro-destra hanno pubblicato un elenco parziale dei firmatari, che ha avuto un certo risalto nei media legati alle stesse posizioni politiche, vista la presenza in questo di personalità ritenute schierate con i partiti del centro-sinistra o della sinistra presenti e passati (in ordine alfabetico): Enzo Enriques Agnoletti, Giorgio Amendola, Franco Antonicelli, Giulio Carlo Argan, Gae Aulenti;Andrea Barbato, Franco Basaglia, Marco Bellocchio, Giorgio Benvenuto, Bernardo Bertolucci, Alberto Bevilacqua, Norberto Bobbio, Giorgio Bocca, Giampiero Borella; Mauro Calamandrei, Pierre Carniti, Andrea Cascella, Liliana Cavani, Camilla Cederna, Lucio Colletti, Furio Colombo, Luigi Comencini; Gillo Dorfles; Umberto Eco, Giulio Einaudi; Federico Fellini, Inge Feltrinelli, Franco Fortini; Giovanni Giudici, Vittorio Gorresio, Ugo Gregoretti, Renato Guttuso; Margherita Hack; Vito Laterza, Carlo Levi, Primo Levi, Nanni Loy; Dacia Maraini, Carlo Mazzarella, Paolo Mieli, Giuliano Montaldo, Morando Morandini, Alberto Moravia; Toni Negri, Grazia Neri, Luigi Nono; Gian Carlo Pajetta, Pier Paolo Pasolini, Paola Pitagora, Fernanda Pivano, Giò Pomodoro, Gillo Pontecorvo, Paolo Portoghesi, Domenico Porzio; Folco Quilici; Giovanni Raboni, Carlo Ripa di Meana, Vittorio Ripa di Meana, Angelo Ripellino, Carlo Rognoni, Lalla Romano, Carlo Rossella; Salvatore Samperi, Natalino Sapegno, Sergio Saviane, Eugenio Scalfari, Enzo Siciliano, Mario Soldati, Paolo Spriano; Vittorio Taviani, Carlo Taviani, Paolo Taviani, Massimo Teodori, Umberto Terracini, Tiziano Terzani, Duccio Tessari, Ernesto Treccani, Giuseppe Turani; Emilio Vedova, Lucio Villari; Livio Zanetti (Direttore de l'Espresso fino al 1984), Cesare Zavattini, Bruno Zevi.
Il 18 maggio 1972 il giornale Lotta Continua titolò: «Ucciso Calabresi, il maggior responsabile dell'assassinio Pinelli». Nell'articolo era possibile leggere come l'omicidio Calabresi fosse esaltato quale «atto in cui gli sfruttati riconoscono la propria volontà di giustizia»
12/01/2007
Occhio a quello che sta succedendo tra gli studenti

Una bambina contro Stalin

Ma nel 1922 fu accusato ingiustamente di essere una 'spia dell'Italia fascista e nel 1937, durante i processi staliniani, fu di nuovo arrestato con la stessa imputazione. Sottoposto a incalzanti interrogatori, De Marchi continuò a negare con fermezza di aver svolto attività di spionaggio. Fu condannato, senza processo, alla pena capitale e venne fucilato a Butovo. Ufficialmente morì di peritonite in un gulag. Luciana ha dedicato la sua intera esistenza alla ricerca del padre e alla difesa della sua memoria. Gabriele Nissim, ricostruisce una vicenda umana che la storiografia ufficiale ha fino ad oggi ignorato.Il Giornale del 30 novembre 2007
11/15/2007
"L'AMICO PUSHER"
11/14/2007
VENTUNO uomini fermati per violenze sessuali su QUINDICENNE
Lo stupro? Figlio della cultura maschilista
The Guardian: lo stupro è un crimine vecchio che non ha a che fare con leggi troppo permissive, ma con una volontà di dominio. Bisogna sfidare la cultura maschilista che sta dietro le violenze.
11/05/2007
Berlino 9 novembre 1989: il crollo delle utopie

Care Amiche, Cari Amici,
in occasione del Giorno della Libertà, che ricorre il 9 novembre, per ricordare la liberazione dell'Europa dell'Est, l'Associazione Nazionale Medaglia d'Oro al Valor Militare Carlo Borsani terrà il convegno "Il crollo delle utopie: quando le idee rovesciano i muri, BERLINO 9 novembre 1989".
Quando? sabato 10 novembre p.v. alle ore 16.30 presso la sede del Consilgio di Zona 3, in via Sansovino n.9, a Milano.
"Chi non sa ricordare il passato è condannato a ripeterlo", scriveva George Santayana: ecco perchè vi prego di passare parola e di intervenire numerosi.
10/26/2007
10/25/2007
Comprar casa senza rischi: studi notarili aperti
9/19/2007
a Milano - venerdì 21 settembre
ore 11 - Hotel Four Seasons

l'eco sulla stampa
9/18/2007
LA DEMOCRAZIA IN ITALIA: UNA FONDAZIONE PER SPIEGARNE LA NASCITA
Partigiani e repubblichini: una Fondazione per spiegare la nascita della democrazia
Le polemiche e le prese di posizione seguite alla proposta di portare le spoglie di Giovanni Pesce al Famedio, dove anche realizzare un Sacrario condiviso, confermano, ancora una volta, il dialogo tra sordi che, nonostante siano ormai passati sessant' anni, persiste da una parte e dall' altra dello schieramento politico. Sintomatiche alcune dichiarazioni.
La prima proveniente dalla mia parte politica: «No, perché Giovanni Pesce era un uomo di parte», come se fosse possibile essere super partes in quei tragici tempi. La seconda da sinistra: «No al Sacrario, perché non si può confondere chi combatteva per la libertà e chi per negarla».
Io, personalmente, ancor prima che Alleanza Nazionale, il mio partito, assumesse come valori fondanti quelli su cui si basa la nostra Repubblica, ho testimoniato nei miei comportamenti politici in quale campo, quello della democrazia, era giusto collocarsi, non per necessità ma per libera e convinta scelta. Anche i molteplici rapporti umani che ho potuto e saputo coltivare nel tempo con molti avversari politici, che non ho mai considerato nemici, lo stanno a dimostrare.
Detto questo, si potrebbe aprire una lunga parentesi su chi combatteva contro il fascismo non per la libertà, ma in nome di un altro totalitarismo, che si è rivelato ben più sanguinario di quello nostrano. Quando si pone questa questione, la risposta che, più frequentemente, viene data è che quei giovani ci credevano ed erano in buona fede e nulla sapevano dei crimini che venivano perpetrati nelle prigioni e nei lager staliniani. Intellettuali sicuramente antifascisti come Giampaolo Pansa, con i suoi numerosi e documentati lavori di indagine su quanto avvenne a cavallo del 1945 e Gabriele Nissim, nel suo bel libro pubblicato da Mondadori «Una bambina contro Stalin», hanno ad esempio, anche recentemente, documentato che non tutti erano così innocenti.
Io, tuttavia, della buona fede della maggioranza di quelle persone sono convinto, ma mi chiedo perché allora non riconoscerla anche ai giovani che, come mio padre, abbracciarono in altrettanta buona fede la propria causa, credendovi e pagando con la vita quei loro ideali?
Sul piano pratico, tuttavia, credo sia giusto e meglio lasciare che i morti di quella tragica stagione riposino in pace dove si trovano attualmente. Guardando avanti, però, credo si debba avere una particolare attenzione verso le nuove generazioni, affinché coltivino il valore ed il gusto della democrazia, evitando tuttavia controproducenti rappresentazioni manichee.
Forse una Fondazione, che promuovesse iniziative volte a far conoscere seriamente ai giovani i controversi percorsi attraverso cui siamo approdati alla nostra democrazia, potrebbe aiutare ad istituzionalizzare una pacificazione che, per fortuna, è ormai entrata nei comportamenti della vita quotidiana della gran parte delle persone coinvolte, in vari modi, in quelle innumerevoli tragedie. A Milano non mancherebbero le donne e gli uomini di buona volontà capaci, pur nella contrapposizione politica, di garantirne la serietà, l' indipendenza e l' efficacia.
Borsani Carlo
9/11/2007
LE COOP ROMAGNOLE
"La sinistra ha inscenato una gazzarra sui presunti favoritismi del Fisco alla Chiesa cattolica, esentata dal pagare l'ICI.
Nessuno s'è però ricordato che con una legge del primo governo prodi , recentemente perfezionata dal ministro bersani, si sono esentate dal pagamento dell'ICI le grandi cooperative agricole.
Solo nei confronti del mio comune le grandi Coop dell'industria agroalimentare hanno chiesto, ed otterranno, rimborsi per oltre 500mila euro! Altro che favoritismi alla Chiesa."
Stefano Angeli - Cesena
9/10/2007
UN MANIFESTO PER MALPENSA

1. Rafforzare e sviluppare Malpensa significa garantire lo sviluppo dell’intero “sistema Paese”.
2. Serve un nuovo Piano industriale per Alitalia.
3. Insieme agli scali di Bergamo, Verona, Genova, Torino, Bologna, Venezia e Trieste, il sistema aeroportuale milanese può offrire una rete integrata con lo sviluppo delle infrastrutture su questo territorio.
4. Malpensa è il futuro dell’Italia nel traffico aereo mondiale.
5. Le Istituzioni del territorio insieme al Governo nazionale sono impegnate per garantire l’infrastrutturazione per completare l’accessibilità a Malpensa.
6. Intorno a Malpensa, cuore della mobilità nazionale e internazionale, si ritrovano oggi il mondo delle imprese e del commercio, delle Fiere, delle Università e della Ricerca insieme alle istituzioni locali per chiedere ad Alitalia e al Governo di ripensare ad un nuovo piano industriale per il futuro della compagnia di bandiera e per lo sviluppo del Paese.
Aderisci qui
9/05/2007
DIRITTI UMANI, NON SOLO OLIMPIADI

9/04/2007
CONTRO LA PENA DI MORTE
8/30/2007
SONO UNO SCHIFOSO SPACCIATORE
questi i fatti: un uomo è stato legato domenica scorsa ad un lampione in una strada di Taughmonagh, a sud di Belfast, dopo che la Polizia si era rifiutata di intervenire contro di lui, da due uomini incappucciati e poi cosparso di catrame e piume. Al collo dell'uomo, esposto a pubblico e, a mio vedere, sacrosanto ludibrio, un cartello con la scritta «I’m a drug dealing scumbag» («sono uno spregevole spacciatore»).

7/27/2007
A MILANO SI LAVORA ANCHE D'ESTATE
Aumentano le assunzioni stagionali: +44% I settori che danno lavoro sono hotel e ristoranti, con oltre 3.600 addetti, il commercio con 2.300, ma anche i servizi alla persona Quest’anno più dello scorso: quasi 8.400 lavoratori, quasi 3 mila in più del 2006. E quest’anno il lavoro estivo pesa per i tre quarti sullo stagionale di tutto l’anno, quasi raddoppia rispetto al 44% dello scorso anno. I settori protagonisti delle assunzioni estive: hotel e ristoranti, con oltre 3.600 addetti, il commercio con 2.300, ma anche i servizi alla persona per chi resta in città e non va in vacanza (oltre mille richieste). I settori dove cresce di più la richiesta di lavoratori stagionali estivi rispetto al 2006 sono hotel e ristoranti (2.962 addetti in più, +439,3% rispetto al 2006) e il commercio (275 addetti). Il quadro emerge da una elaborazione della Camera di Commercio su dati Excelsior - sistema informativo permanente sull’occupazione e la formazione realizzato dalle Camere di Commercio, con il coordinamento di Unioncamere nazionale e il sostegno del ministero del Lavoro e dell’Unione Europea - e relativi alle previsioni di assunzioni delle imprese di Milano e provincia per il 2007. |
7/24/2007
LA SVOLTA DI LONDRA E LO SPENSIERATO SPINELLO ITALIANO
... .... In Italia, la leggerezza in materia sta diventando indisponente. La cannabis — e la cocaina, purtroppo — sono argomenti adatti per una battuta alla radio, o un'allusione in televisione. Vizietti sociali: uno per giovani, l'altro per ricchi. Cose che non cambiano, cose che non contano. Forse dovremmo ringraziare lo «skunk» per averci svegliato. Quasi un'onomatopea, utile a farci capire che la droga modifica i comportamenti, e i nostri comportamenti non riguardano soltanto noi. Anche il numero assurdo di giovani morti sulle strade italiane va collegato alla droga, e non solo all'alcol. Chissà quante cose non raccontano, i medici legali, per non ferire una famiglia già distrutta dal dolore.Ma una società adulta deve dirsele, certe cose. Deve ammettere che la droga leggera — se mai c'è stata — non è più tanto leggera, e resta una droga, e crea dipendenza, e ha effetti sul sistema nervoso che possiamo soltanto sospettare. I ragazzi più svegli l'hanno capito. Agli altri bisogna spiegarlo: con pazienza e tolleranza, ma senza incertezze. Non possiamo lasciare che l'educazione e l'informazione in queste materie venga impartita da un incosciente televisivo, da un cretinetti radiofonico o dalla casualità della Rete. Le nostre pigrizie — peggio, le nostre complicità — possono provocare disastri.Scrivo da Brighton, sotto il cielo azzurro del Sussex, dove molti anni fa ho cominciato ad appassionarmi a questo Paese. Era l'estate del 1972: avevamo quindici anni, e sulla costa della Manica non c'erano solo Ziggy Stardust, Gary Glitter e sciami di deliziose coetanee scandinave. Giravano skin-heads violenti, alcol a go-go e droghe assortite: tutti i rischi e le tentazioni che un teenager deve conoscere, e gestire. Ma qualcuno a casa, prima di partire, ci aveva detto: questo è bene, questo è male. Poi toccava a noi decidere. Adesso tocca a loro decidere. Ma tocca a noi dirgli: ragazzi, non scherziamo. La droga è male, e fa male. Beppe Severgnini20 luglio 2007 |