Milano, 21 aprile 2006 -
Il Comune di Milano parte civile nei processi per stupro:
il Procuratore Vitiello, a capo del Pool Famiglia, elogia l’iniziativa
e garantisce piena collaborazione e sostegno
Dopo la proposta che era stata annunciata due mesi fa dal Vice Sindaco Riccardo De Corato sulla possibilità che il Comune di Milano si costituisca parte civile nei processi penali per violenza sessuale, i legali del Comune hanno incontrato il dott. Ferdinando Vitiello, Procuratore Aggiunto e coordinatore del Pool Famiglia, composto da un gruppo di Pubblici Ministeri con competenze specifiche e differenziate in materia di stupri.
Durante l’incontro che si è svolto per esaminare nel dettaglio la proposta del Comune, il Procuratore ha elogiato l’iniziativa e ne ha sottolineato il forte valore morale, sebbene in merito alla sua fattibilità potrebbero esserci delle difficoltà sotto il profilo giuridico considerata l’esistenza di una giurisprudenza contraria e che potrebbe essere seguita nel corso dei processi. Ciononostante il Procuratore si è impegnato a fornire totale collaborazione al fine di rendere possibile un’azione efficace e tempestiva da parte del Comune su questo delicato tipo di reati e costituirsi così parte civile nei processi per stupro.
“Grazie all’impegno congiunto e ad una proficua collaborazione tra le istituzioni – commenta il Vice Sindaco – potremo dar seguito a questa iniziativa importante e necessaria per dare un segnale forte di condanna di fronte alle violenze contro le donne. Infatti la città potrà sostenere le vittime di questi odiosi reati anche durante il difficile iter del processo schierandosi al loro fianco nelle aule dei tribunali”.
“L’attenzione dedicata a questi reati – prosegue De Corato – da parte degli organi giudiziari milanesi, anche grazie all’impegno di uno specifico pool competente, e una mirata attività investigativa hanno permesso di assicurare alla giustizia molti responsabili degli stupri. Questo incontro con la Procura rappresenta un primo importante passo per far sì che, grazie alla fermezza nei confronti degli stupratori di qualsiasi etnia e nazionalità, e alla solidarietà per le vittime, non si abbassi mai la guardia di fronte a queste ignobili violenze”.
4/22/2006
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