4/13/2006

IL COMPLESSO DEL GIUDIZIO ESTERO

Bene...non mi resta che rispettare e fidarmi del responso elettorale,
augurandomi che i motivi che hanno spinto gli elettori di centrosinistra ad affidare l'Italia al Professore abbiano ragione. E che i nuovi governanti mi smentiscano con i fatti. Costruendo e non distruggendo le riforme attuate fino ad oggi....Sebbene i recenti fatti di cronaca abbiano già cominciato ad intaccare questa mia speranza....

A proposito del complesso estero e di quanto sia sensato fidarsi del giudizio della stampa estera ed accettare a orecchie basse che all'estero ridono di noi...eccovi il "Verbo" , il giornale che alcuni hanno ripetutamente tirato in ballo per confutare le proprie convinzioni, THE ECONOMIST, il giorno dopo:

Global AgendaLatest news analysis: Prodi's a paper-thin victory
Apr 12th 2006Romano Prodi has won Italy's election by the tightest possible margin, claiming both houses of parliament. But Silvio Berlusconi, the outgoing prime minister, is unwilling to accept it. The tight result suggests Mr Prodi is in no position to pursue economic reforms that the country urgently needs ...[
http://www.economist.com/index.html]

SORPRESA: la vittoria sottile come la carta di Prodi avrà come unica priorità quella di tenere unito il gruppo dal momento che il Prof dipenderà dal sostegno dei partiti di estrema sinistra, specialmente Bertinotti che non ha mai fatto mistero di essere totalmente contrario a riforme su grandi scala delle quali l'economia italiana ha un gran bisogno.

D'ALTRA PARTE LA SCELTA ELETTORALE DEL NORD ITALIA NE E' UNA LAMPANTE TESTIMONIANZA.

Comunque, tranquilli, non è il solo Economist ad aver lanciato il contrordine:
gli fanno compagnia il Times (che si accorge ora del prodiano intento di rovesciare la Legge Biagi), il Financial Time, Le Monde (che scopre un Prodi servato...e scialbo), la tedesca "Sueddeutsche Zeitung,vicina alle posizioni socialdemocratiche (che commenta l'amara vittoria di Prodi che dovrà governare un paese diviso) e El Pais che osserva che il Paese appare diviso e paralizzato e che, essendosi il voto in una sorta di plebiscito sul Cavaliere, il risultato non è conclusivo.

Hanno forse smesso di ridere di noi???
Chissà: forse i due nostri neo depuati del post "Venti di cambiamento 3" potranno confutare con le loro rispettive biografie questo triste fatto.

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